Dalla musica di Letizia Fuochi alla danza aerea, così Bagno a Ripoli dice 'Basta violenza'
Le iniziative organizzate o promosse dal Comune in vista del 25 Novembre insieme alle associazioni e ad Artemisia
giovedì 21 novembre 2024 16:59
Dal teatro alla musica di Letizia Fuochi, fino alla danza aerea, Bagno a Ripoli sceglie l'arte per dire “Basta alla violenza”.
Tante le iniziative in calendario in occasione del prossimo 25 Novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere, organizzate o promosse dal Comune insieme alle associazioni del territorio e ad Artemisia. Si parte sabato con la rappresentazione della “banalità del male” che uccide le donne al Teatro Storico di Osteria Nuova con la compagnia dei Viaggiatori Fermi. Dedicata agli studenti del Gobetti-Volta ma aperta a tutti i cittadini l’iniziativa di lunedì mattina, con la suggestiva performance “volante” delle ballerine della scuola Aria Viva ospitata alla Casa del popolo a Grassina.
In tarda mattinata, in piazza Umberto I flash mob promosso dai commercianti per fare rumore contro i femminicidi, ognuno dovrà indossare qualcosa di rosso, colore simbolo della lotta contro i femminicidi. Sarà esposto uno striscione con scritto: “Ma quanto hai speso? Non sai fare neanche la spesa! – La violenza verbale è la prima tappa della violenza generale contro le donne”.
La sera del 25 novembre, l’appuntamento è al Teatro comunale di Antella con l’omaggio in musica di Fuochi alle protagoniste di storie di riscatto.
“Quando un ministro della Repubblica afferma che la violenza di genere aumenta a causa degli immigrati, diventa drammaticamente chiaro quanto lavoro ci sia ancora da fare per fermare le stragi di donne”, afferma il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Pignotti. “Le violenze a Firenze solo nell’ultimo anno sono aumentate del 20%, avvengono per lo più tra le mura di casa, sono ‘trasversali’, riguardano ogni ceto sociale e ogni provenienza geografica, come mostrato dal Centro antiviolenza Artemisia, che sarà con noi il 25 Novembre”, prosegue il sindaco. “Ancora prima delle leggi – conclude Pignotti – come istituzioni dobbiamo farci carico di diffondere una nuova cultura del rispetto e delle relazioni, partendo dalle scuole. E con iniziative come quelle del 25 Novembre, che non deve essere solo un simbolo ma un dovere quotidiano”.
“Saremo insieme – dichiara l’assessora alle Politiche di genere Sandra Baragli - per le donne uccise da uomini che dicevano di amarle, per quelle che portano segni indelebili, a volte invisibili, inferti da uomini che le considerano loro proprietà. Per tutte coloro che non trovano il coraggio di uscire dalla spirale di violenza, a cui diciamo: ‘non siete sole’”. “Ma soprattutto – aggiunge l’assessora – dedicheremo il 25 Novembre a chi non si pone il problema della violenza di genere, per fargli comprendere che è responsabilità di tutti costruire una società dove donne e uomini vivono con pari dignità, educare le nuove generazioni e renderle migliori di noi”.