Cultura, gli ospedali storici fiorentini svelano i loro tesori di arte e storia
Visite guidate ed eventi a Santa Maria Nuova, San Salvi e Serristori. Aperture anche a Prato e Pistoia
venerdì 04 ottobre 2024 14:03
Gli ospedali si svelano come luogo d'arte, storia e cultura. Accade domenica 13 ottobre per la Terza Giornata Nazionale degli Ospedali Storici Italiani, organizzata dall’Associazione Culturale Ospedali Storici Italiani insieme alle varie realtà che valorizzano il patrimonio storico-artistico delle strutture sanitarie, organizzando visite guidate gratuite.
A Firenze apriranno le porte il percorso museale dell’Ospedale di Santa Maria Nuova, il parco dell’ex Ospedale psichiatrico di San Salvi e la Biblioteca Chiarugi e a Figline Valdarno la Spezieria dell’Ospedale Serristori. Apertura anche a Prato dell’ex Ospedale “Misericordia e Dolce” e a Pistoia l'Ospedale del Ceppo. “Gli ospedali non sono solo luogo di cura e assistenza, ma anche testimonianze della storia dei nostri territori - afferma Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova - Per questo siamo impegnati nel far conoscere e valorizzare il patrimonio artistico e culturale che conservano”.
Ospedale Santa Maria Nuova - L’Arcispedale di Santa Maria Nuova è uno dei più antichi ospedali al mondo ancora in attività. Fondato nel 1288 da Folco Portinari, padre di Beatrice celebrata da Dante Alighieri, nel corso dei secoli ha rappresentato per Firenze il principale luogo di cura e assistenza. Nell’Ospedale operano da 700 anni le suore oblate ospedaliere, fondate da Mona Tessa nel 1301. Il mondo della devozione e della preghiera delle oblate, degli spedalinghi e l’attuale vita liturgica hanno perno nella Chiesa di Sant’Egidio, anch’essa proprietà dell’Ospedale. ll patrimonio storico artistico è articolato in un percorso museale, che comprende ritratti di Spedalinghi, dipinti tra XVI e XVII sec., un affresco strappato raffigurante la “Conferma della regola agli Spedalinghi da parte di Martino V”, opera di Gherardo di Giovanni del Fora (sec. XV), e numerose altre opere di autori come Bicci di Lorenzo, Andrea della Robbia, Giovanni Battista Paggi, Alessandro Allori, Giambologna, Volterrano, Bernardo Buontalenti, Pomarancio ed altri.
Domenica 13 ottobre, dalle 10 alle 12 si svolgeranno le visite guidate alla scoperta degli ambienti interni di un ospedale attivo dal 1288 nella sede originaria: percorso museale, chiostro delle medicherie, chiesa di S. Egidio (massimo 15 partecipanti per turno, durata 50 minuti, prenotazione obbligatoria a info@fondazionesantamarianuova.it). Alle ore 10, è in programma l’incontro “Assistenza e Carità a Firenze: l’Ospedale di Santa Maria Nuova e la città” con Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova e Donatella Lippi, professoressa di Storia della Medicina e Medical Humanities dell'Università degli Studi di Firenze; e alle ore 11 si terrà un concerto a cura del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze nella Chiesa di Sant’Egidio.
Ex Ospedale Psichiatrico San Salvi e biblioteca Chiarugi - Nel 1891 l’inaugurazione dell’ospedale psichiatrico di San Salvi, intitolato dal 1924 a Vincenzo Chiarugi, pioniere della psichiatria moderna: alla base c'era l’idea innovativa di Chiarugi per cui il folle doveva vivere in un ambiente ordinato che si opponesse alla malattia mentale intesa come “disordine delle passioni”. Il villaggio, con un parco alberato chiuso dal muro di cinta, ospitava le strutture ospedaliere, la direzione e i servizi, i padiglioni dei malati, officine, spazi per le attività ricreative e una colonia agricola. Nel 1978 è iniziata la chiusura del manicomio, conclusasi nel 1998. Alcuni edifici hanno trovato nuova destinazione, mentre in altri l’Azienda Usl Toscana, ha mantenuto presidi sanitari.
Domenica 13 ottobre, alle ore 10, nel parco ci sarà la passeggiata “C’era una volta… il manicomio”, affabulazione itinerante di e con Claudio Ascoli in collaborazione con la compagnia Chille De La Balanza (massimo 40 partecipanti, durata 90 minuti, prenotazione obbligatoria a info@fondazionesantamarianuova.it). Mentre alla Biblioteca Chiarugi, alle ore 11.30, è prevista una visita guidata (massimo 20 partecipanti, durata 90 minuti, prenotazione obbligatoria a info@fondazionesantamarianuova.it).
Ospedale Serristori - A Figline Valdarno l'Ospedale Serristori mostra al pubblico l'Antica Spezieria, recentemente restaurata grazie al contributo della Fondazione Santa Maria Nuova, con visita guidata alle 10 (massimo 20 partecipanti, durata 70 minuti, prenotazione obbligatoria a info@fondazionesantamarianuova.it).
La farmacia dello Spedale, fondato nel 1399 da Ser Ristoro di Iacopo Serristori, nacque nella prima metà del Cinquecento e fu rinnovata una prima volta nel 1724. La bottega era fornita delle più diverse sostanze e materie preziose, qui potevano servirsi i malati per le erbe officinali ed i composti, ma anche i pittori per i colori e le signore per i cosmetici. È detta anche “Sala Rossa”: conserva una collezione di vasi in maiolica esempio della ceramica di Montelupo, in un arco cronologico che va dagli inizi del Seicento alla seconda metà inoltrata del secolo. Conservati anche corredo bicchieri, calici, fiaschi e bottiglie di varia fattura e la cosiddetta “nassa”, ampollina in vetro soffiato, di corpo cilindrico e piccolo collo destinata a contenere unguenti atti a evaporare.
A Prato verrà aperto eccezionalmente l'Ospedale Misericordia e Dolce, dove verrà fatta una visita guidate alle 10 (massimo 40 partecipanti, durata 2 ore, prenotazione obbligatoria a info@fondazionesantamarianuova.it).
A Pistoia l'Ospedale del Ceppo, propone ingresso libero dalle 10 alle 18 al Museo e alle 11 e alle 15 visite guidate al Museo e al Teatro anatomico) a cura dei Musei Civici di Pistoia (massimo 25 partecipanti per turno, durata 90 minuti prenotazione obbligatoria a info@fondazionesantamarianuova.it).