Firenze, manifestazione 'No Comando Nato né a Firenze né altrove'
In centinaia in piazza contro l'insediamento di un Comando Nato e le spese militari
sabato 21 settembre 2024 18:37
In centinaia in piazza per dire 'No Comando Nato né a Firenze né altrove'.
Manifestazione partecipata oggi pomeriggio, sabato 21 settembre, a Firenze, con concentramento in piazza Gino Bartali a partire dalle ore 16 e chiusura al Cpa di via Villamagna con gli interventi finali. Centinaia di manifestanti hanno sfilato per le strade di Gavinana con messaggi contro il Comando Nato e contro la guerra.
Secondo il comitato organizzatore dell'evento l’obiettivo della manifestazione è "di riportare l’attenzione sul tema dell’insediamento del Comando NATO in città, un argomento volutamente ignorato dall’intero apparato istituzionale. Questo silenzio non è casuale: se il tema fosse realmente affrontato, emergerebbe una frattura netta, rendendo impossibile continuare a parlare di pace in modo retorico e opportunistico, come avviene oggi a Firenze".
E ancora: "Oggi il dibattito internazionale si concentra sulla possibilità di fornire all’Ucraina missili a lunga gittata per colpire in profondità la Russia e questo rappresenterebbe un vero e proprio ingresso formale della NATO nel conflitto con la Russia. La Russia ha già avvertito che, se il quadro della guerra dovesse cambiare, rivedrebbe i suoi obiettivi militari. In questo scenario, un Comando NATO potrebbe diventare un bersaglio ed è facile comprendere il pericolo a cui sarebbe esposta l’intera città di Firenze."
"Abbiamo deciso di intraprendere un percorso che ci porterà nei rioni e nei quartieri popolari, per risvegliare una città che sembra essersi assopita. Vogliamo parlare direttamente ai lavoratori e alle lavoratrici, spiegando loro che se, a fronte di una spesa militare di quasi 30 miliardi di euro, non ci sono risorse per scuola, sanità, trasporti, salari, pensioni e misure contro il caro vita, la colpa è di chi governa", sottolinea il comitato.
Presenti alla manifestazione a Gavinana attivisti e lavoratori da tutta Italia, con adesioni dal movimento A Foras al No Muos, da Firenze per la Palestina e i Giovani palestinesi ai Ferrovieri contro la guerra, dal Movimento No Base di Coltano al Comitato No Camp Darby fino a Fuori Binario, i CALP di Genova e i GAP di Livorno.