Firenze, torna La fine della fine del mondo: il festival per parlare ai più giovani di affetti e relazioni
Al Lumen talk, ballroom e performance oltre ad attività pensate anche per i più piccoli
mercoledì 11 settembre 2024 14:02
E' arrivato alla quarta edizione il festival “La fine della fine del mondo”, che quest’anno si muove al grido di “Abbecedario” e che dal 13 al 22 settembre porta al Lumen (via del Guarlone, 25) una rassegna per parlare al pubblico dei più giovani, insieme alla drag queen Monella Rai e all’autore Andrea Falcone, di affetti e relazioni ma non solo, un’occasione per ascoltare parole e visioni sui corpi e l’incontro tra i corpi.
“La fine della fine del mondo”, nato a Firenze nel periodo della pandemia per opera di “inQuanto teatro”, è il festival dedicato alle “nuove generazioni” nel senso più ampio dell’espressione ed è possibile grazie alla collaborazione con Icché Ci Vah Ci Vole APS, CinematograFica e Underdogs, oltre a Ossi di Nutria, I ripescati dalla piena, Love My Way aps e Gulp (ingresso gratuito, info: www.inquantoteatro.it ).
In programma gli incontri con Alice Scornajenghi, autrice di “Atti puri” (nero editions), fondatrice e direttrice editoriale del magazine “Ossì”, nonché docente e direttrice creativa, e Chiara Gregori, scrittrice, ginecologa, sessuologa e autrice di “Per piacere: piccola guida per una sessualità consapevole” e “La sessualità spiegata ai bambini e alle bambine di ieri, oggi e domani” (entrambi pubblicati da Beccogiallo), l’appuntamento dedicato alla cultura ballroom “Fearless - Ballroom Esperience” a cura di Voi Munera e Got The Space e “Atlante dei desideri”, una performance kamishibai tra illustrazione e teatro.
Partenza venerdì 13 settembre alle 21 con il talk insieme all’ospite Alice Scornajenghi che con la drag queen Monella Rai e all’eclettico autore teatrale Andrea Falcone, tra riflessioni, canzoni e duetti comici, porterà il pubblico alla scoperta del genere erotico divertendosi tra riferimenti pop e approfondimenti storici. Venerdì 20 settembre sempre alle 21 è la volta di Chiara Gregori che, a partire dalla sua esperienza e dalle pagine delle sue pubblicazioni, sarà la protagonista di un incontro tra la divulgazione sui temi come l’educazione sessuale e affettiva e lo spettacolo, in un momento divertentissimo adatto a pubblici di tutte le età.
Sabato 14 settembre dalle 18 “Fearless - Ballroom Experience” a cura di Vio Munera e Got The Space, dedicato alla cultura ballroom: durante la serata che si protrarrà per tutta la notte il palco del Lumen sarà a disposizione di tutte le artiste, gli artisti e i performer che usano la cultura ballroom, raccontata da documentari cult come Paris is Burning e da serie tv di successo come Pose oltre da programmi come Ru Paul’s Drag Race, come strumento di espressione ed emancipazione queer, di esplorazione, affermazione e rivendicazione della propria identità. L’evento vuole creare uno spazio sicuro in cui non avere paura di essere se stessi o di osservare le possibilità incarnate dai performer che si esibiscono in lipsync, sfilate drag, performance di voguing e tante altre categorie.
E ancora, sabato 21 settembre alle 19 “Atlante dei desideri”, l’evento dedicato ai bambini e alle bambine dai 5 anni di età per affrontare con un linguaggio più adatto i temi della rassegna, una performance kamishibai che intreccia le opere di molti giovanissimi illustratori europei alle parole e ai gesti del teatro.
Il programma de “La fine della fine del mondo” si arricchisce con attività a cura di CinematograFica: domenica 15 settembre la presentazione del podcast - in produzione - "Pussy On Set”, che racconta le carriere delle registe che hanno fatto la storia del cinema e chiacchiera con quelle che la storia la stanno ancora scrivendo. Il podcast nasce dalla collaborazione di CinematograFica con le attrici Lucia Corna e Francesca Sorice, autrici del podcast. Per la giornata, inoltre, è previsto alle 19 il laboratorio dedicato a ragazze e ragazzi tra i 6 e i 10 anni e ai loro genitori “Contro le regole”, 90 minuti di giochi e dibattiti per dar voce allo spirito ribelle che si annida dentro ognuno di noi (su prenotazione, mail info@inquantoteatro.it). Avanti con un weekend speciale con la “Laboratoriala”, un workshop di teatro sociale tenuto da Ludovica Fales, regista del film “Lala” che verrà proiettato sabato 21 alle 20.30. Sabato 21 a partire dalle 17 e domenica 22 a partire dalle 10 La Laboratoriala avrà come obiettivo quello di stimolare, a partire dal metodo del Teatro dell’oppresso, il ragionamento su come i rapporti di potere possono essere ripensati attraverso la rappresentazione del corpo, lavorando sull’importanza di questo come strumento e riflettendo su di sé e sul rapporto con le altre persone.
«Le parole sono possibilità: per descriverci, per annunciare cosa vogliamo, o per chiarire cosa non vogliamo. - dichiara Andrea Falcone - E per questo sono importanti e non dobbiamo temerle, anche (o soprattutto) se sono parole che raccontano il corpo, gli affetti e le relazioni. In questo piccolo festival abbiamo voluto invitare intellettuali, artiste e artisti, capaci di arricchire il nostro vocabolario emotivo e affettivo. Perché in quest’ambito siamo tutte e tutti per certi versi adolescenti, alle prime armi, bisognosi di un abbecedario».