Operazione 'Fast Food': sospesa l'attività in tre ristoranti, distrutti 800 kg di alimenti non sicuri
Carenze igienico-sanitarie e alimenti senza requisiti minimi di sicurezza
martedì 10 settembre 2024 12:36
Proseguono i controlli inerenti al tracciamento delle filiere di approvvigionamento agroalimentare a tutela della salute pubblica da parte della Guardia di Finanza di Prato ricompresi nell’operazione denominata “FAST FOOD”. I Finanzieri hanno intensificato nel periodo estivo le attività ispettive sugli esercizi operanti nella commercializzazione di prodotti agroalimentari promuovendo una capillare attività di mappatura dei canali di acquisto relativi soprattutto a prodotti d’importazione ed individuando le imprese caratterizzate da maggiori profili di rischio, sia in termini di indicazione geografica e/o denominazione di origine dei prodotti che di tracciamento delle filiere di approvvigionamento.
L'attività di analisi delle Fiamme Gialle ha portato all’individuazione di tre esercizi di ristorazione etnica operanti a Prato, tutti connotati da una "rilevante opacità" delle filiere di approvvigionamento dei prodotti alimentari impiegati, fa sapere la Finanza. A seguito degli accessi ispettivi effettuati i militari intervenuti hanno posto al vaglio la documentazione commerciale inerente tutte le materie prime impiegate, verificando il rispetto delle disposizioni vigenti in materia di etichettatura, certificazione di origine e rispetto delle normative comunitarie e nazionali afferenti la commercializzazione e somministrazione di prodotti agroalimentari.
Inoltre, avendo constatato nell’immediatezza evidenti carenze igienico-sanitarie, è stato instaurato un coordinamento con i competenti uffici del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Prato che hanno inviato i propri ispettori per l’avvio di specifici controlli che hanno portato alla sospensione delle attività nei confronti dei tre ristoranti ispezionati e alla distruzione di circa 800 kg di alimenti non rispondenti ai requisiti minimi di sicurezza in materia di conservazione ed etichettatura, implicandone il divieto di immissione al consumo.
I responsabili sono stati sanzionati. Vista la diffusione di analoghe situazioni di irregolarità nell’ambito del distretto di riferimento, l’iniziativa ispettiva congiunta tra Guardia di Finanza e Dipartimento di Prevenzione proseguirà nei prossimi mesi.