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Scandicci, i forestali scoprono un illecito foraggiamento di cinghiali per attrarli e cacciarli

L'uomo non aveva l’abilitazione per la caccia di selezione ai cinghiali

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venerdì 09 agosto 2024 13:07

I Militari della Stazione Carabinieri Forestale, sulla base di una segnalazione, sono intervenuti nei pressi di Via di Giogoli del Comune di Scandicci per verificare una attività di foraggiamento di cinghiali a fini di abbattimento.

 

L’area in questione, di circa venti metri quadrati,  all’interno di una zona boscata, era facilmente visibile poiché il terreno risultava privo totalmente di manto erboso, per il continuo transito dei selvatici e luogo di pasturazione degli stessi.

 

I militari hanno notato la presenza a pochi metri dall’area di foraggiamento di un’altana cioè una postazione sopraelevata in legno, destinata all’appostamento per fini venatori. La struttura era abusiva, situata a circa 3 metri rispetto al terreno, con due aperture nella parte frontale in direzione del punto di foraggiamento di animali, usato presumibilmente come punto di sparo della fauna selvatica. Sono stati effettuati altri sopralluoghi e appostamenti durante uno dei quali l’area appariva cosparsa di una notevole quantità di mais frammisto a fondi di caffè (quest’ultimo utilizzato perché particolarmente gradito dai cinghiali) e pezzi triturati di mais derivanti evidentemente dal morso di ungulati. Erano poi chiaramente visibili le tracce di cinghiali che vi si erano concentrati durante la notte per cibarsi del mangime.

 

Ma soprattutto i militari hanno notato una chiazza di sangue fresca e tracce di trascinamento ad indicare che in loco era avvenuta l’uccisione di un animale.

 

Durante un appostamento, nel primo mattino è giunto sul posto un uomo con in mano una busta di plastica contenente granturco che veniva da questi sparso al suolo. I forestali si sono quindi qualificati contestando all’uomo la condotta illecita.

 

L’uomo ha mostrato ai militari un contenitore in cartone di 25 Kg pieno di granturco in precedenza aperto. Da accertamenti documentali è emerso che il soggetto era in possesso di porto d’armi ma non dell’abilitazione per la caccia di selezione ai cinghiali, pertanto nello specifico l’attività di foraggiamento di cinghiali con la finalità di attrarre per poi cacciare i cinghiali risultava del tutto irregolare.

 

I Carabinieri forestali hanno segnalato il pensionato all’AG per violazione dell’art. 7 co. 2 L. 221 del 28.12.2015, che pone il divieto di foraggiamento di cinghiali, ad esclusione di quello finalizzato alle attività di controllo, condotta sanzionata penalmente dall’Art. 30 co 1 lett L) della L. 11.02.1992 n. 157 sul prelievo venatorio.

 

 

 
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