Tour de France, lo striscione della rete Firenze30 sulla 'la strage che avviene ogni giorno sulle strade italiane'
'30.000 morti di violenza stradale negli ultimi 10 anni, un morto ogni tre ore e un ferito ogni 2,5 minuti'
sabato 29 giugno 2024 13:15
Uno striscione per denunciare "la strage che avviene ogni giorno sulle strade italiane" è stato calato oggi, sabato 29 giugno, dalla rete Firenze 30 dalla Torre del Serpe, in occasione della partenza del Tour de France.
'30.000 morti di violenza stradale negli ultimi 10 anni, un morto ogni tre ore e un ferito ogni 2,5 minuti; in città il 50% delle vittime sono pedoni e ciclisti. Per questo, con gli occhi di mezzo mondo puntati al tema del ciclismo, non possiamo sottrarci dal richiamare il dramma di una strage quotidiana che ci riguarda tutte e tutti.' si legge nella nota di 30Firenze.
'Lanciamo quindi un appello al Parlamento dove è in discussione la riforma del Codice della Strada che accrescerebbe il ritardo italiano in materia di sicurezza stradale. Con 53 morti sulle strade per milione di abitanti, contro un media europea di 46 e un dato di 49, 36, 21 rispettivamente in Francia, Spagna e Norvegia, l’Italia si trova in 23a posizione fra i paesi UE, maglia nera in sicurezza stradale, con 3.159 vittime della strada nel 2022 (dati dal rapporto sulla sicurezza stradale 2022 dell’ETSC - European Transport Safety Council).'
'La riforma del Codice della Strada in discussione al Senato invece, contestata da una rete di associazioni (familiari di vittime della strada e promotori della mobilità sostenibile) indirizza una serie di misure di impostazione più repressiva sul tema dell'abuso di sostanze e sulla distrazione alla guida, ma non porta passi avanti sulla causa principale degli incidenti in città, ovvero la velocità, rendendo più complessa se non impossibile la possibilità di effettuare controlli, limitando la possibilità di installare zone 30, zone a traffico limitato e infrastrutture per la mobilità ciclistica. Tutto questo aggraverebbe l’attuale situazione della sicurezza stradale, mentre il modello della Città30 attuato in tante città europee e ora anche a Bologna ha reso possibile un deciso calo sia di incidenti che di vittime.' conclude il comunicato.
La rete Firenze30, promossa da FIAB Firenze Ciclabile, Legambiente, Fridays For Future, associazioni familiari vittime della strada Gabriele Borgogni e Lorenzo Guarnieri, BYCS, con l’adesione di ISDE – Medici per l’Ambiente, Pin Bike, Biclò, Robin Food, Transistor, Cyclologica, Ecopony, ringrazia la sezione scout laici CNGEI Firenze per il sostegno dato fornendoci la loro sede.
Pietro Poggi, Sinistra Progetto Comune e Dmitrij Palagi, consigliere comunale Sinistra Progetto Comune: "Il comitato Firenze30 ci ha ricordato oggi che sulle nostre strade prosegue la strage delle vittime di un'insicurezza che è destinata a peggiorare con l'azione del Governo nazionale in materia di Codice della Strada. Lo ha fatto mentre nella nostra Città ci si fa politicamente grande vanto della partenza del Tour de France, calando uno striscione dalla Torre del Serpe. Dall'esecutivo di Roma arrivano serie limitazioni sulle possibilità di azione dei Comuni e sul loro ruolo in materia di controlli. Come fatto in sede di conferenza stampa di presentazione di Firenze30, ribadiamo il pieno sostegno alla richiesta di ritirare il nuovo Codice della Strada e di attuare politiche attive per rendere le nostre strade sicure. In Palazzo Vecchio e nei Quartieri ci mettiamo al servizio per portare la lotta nelle istituzioni. Avevamo convintamente nel programma l'obiettivo di trasformare Firenze in una città a 30km/h in 5 anni e appena il Consiglio sarà insediato presenteremo gli atti necessari per aprire questo percorso, convinti che la maggioranza di centrosinistra non potrà tirarsi indietro, volendo interloquire anche con le altre realtà civiche e il Movimento 5 Stelle. Rendere le strade sicure è possibile riducendo la velocità, facendo investimenti sulle infrastrutture e fornendo alternative vere al mezzo privato. Troppo poco si è fatto finora a Firenze in questa direzione, oltre a mettere dei cartelli. Alle parole e alle intenzione devono seguire i fatti, ripensando complessivamente la viabilità, per tutelare la sicurezza di tutte e tutti, per fermare la strage".