Sesto, sgombero agli appartamenti occupati in viale Gramsci
Gli occupanti usciti senza opporre resistenza. Il Comitato: 'Ancora una volta si è scelto lo sgombero al dialogo'
lunedì 27 novembre 2023 09:44
Sgombero alla nuova occupazione di Sesto Fiorentino. Questa mattina la polizia si è recata in viale Gramsci, dove ieri mattina erano stati occupati alcuni appartamenti da circa venti persone, tra cui alcuni minori.
"La situazione è complessa, non c'è stato modo ne tempo di contattare il comune o le autorità. Ferrovie ha chiesto lo sgombero per inagibilità dell'immobile", fa sapere Simone Pasquini, portavoce del Comitato per il diritto all'abitare.
"Non essendoci state le condizioni per aprire nessuna trattativa abbiamo deciso di uscire senza opporre resistenza. Consideriamo però questa occupazione una sconfitta, un punto basso della lotta rivendicativa! Per colpe non nostre", conclude Pasquini.
Le operazioni di sgombero si sono conclude nella mattinata.
Questo il comunicato del Comitato per il diritto all'abitare: "In modo improvviso, stamattina, le forze dell'ordine sono arrivate a sgomberare la nuova Occupazione di viale Gramsci. Ancora una volta si è scelto lo sgombero al dialogo. Ma la cosa che ci ha fatto più male, è stata la totale assenza di mediazione fra le parti. Nella giornata di domenica, abbiamo cercato in tutti i modi di contattare la Proprietà dell'immobile, un suo delegato, il Sindaco o qualche assessore... nessuno si è degnato neanche di un messaggio. Abbiamo cercato in tutti i modi di arrivare a una soluzione più soft possibile. Sapevamo che lo sgombero sarebbe stato rapido ma ci aspettavamo almeno una presenza conciliante nel momento della sua esecuzione. Invece tutto è sfumato nella giornata, quando passavano le ore e tutti gli appelli cadevano nel vuoto. Questo gesto rischiava di trasformarsi nella solita occupazione senza senso, dove si lotta per una stanza senza prospettiva. Abbiamo allora deciso di abbandonare l'immobile in modo spontaneo e autonomo. Con l'amarezza di non aver dato nulla e di vedere molte persone, tornare nelle situazioni di estremo disagio in cui vivevano fino al giorno prima. Questa è una sconfitta, non per colpa nostra, che però non metterà fine alla rabbia, alla voglia di esistere e di farsi notare. Sappiamo benissimo qual è il clima in questo paese e sappiamo che dovremmo trovare sempre nuovi metodi per farci ascoltare, senza che la povertà diventi una museruola!".
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