Abusi edilizi realizzati recentemente nel Comune di Campi Bisenzio sono stati scoperti dai militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Ceppeto. In particolare l’attività si è svolta nella giornata di ieri, domenica 22 ottobre, nel territorio denominato “Parco della Piana”, precisamente all’interno di un lotto di terreno rurale che rientra all’interno della ZSC (Zona Speciale di Conservazione) e ZPS (Zona di Protezione Speciale) IT5140011 “Stagni della Piana Fiorentina e Pratese”.  

Una Zona Speciale di Conservazione, istituita ai sensi della Direttiva “Habitat” della Commissione Europea, è un sito di importanza comunitaria (SIC) in cui sono state applicate le misure di conservazione necessarie al mantenimento o al ripristino degli habitat naturali, e le Zone di Protezione Speciale sono aree istituite in base alla Direttiva 79/409/CEE denominata “Uccelli”.

Al momento dell’accesso sul posto era presente il conduttore del fondo, come si apprende dai militari. Nel prendere visione dell’area per riferire lo stato dei luoghi al competente ufficio urbanistico del Comune di Campi Bisenzio, i militari hanno rilevato che erano stati realizzati ex novo cinque manufatti. In particolare trattasi di manufatti aventi rilevanza edilizia muniti anche di impianto elettrico, realizzati in contrasto con le prescrizioni dello strumento urbanistico e senza le dovute autorizzazioni.

La destinazione urbanistica prevista dal RUC vigente per l’area è “Cassa di espansione idraulica” per le quali “è vietata la costruzione di qualunque tipo di manufatto, alterazione dell’assetto morfologico dei terreni e quanto possa essere di impedimento al regolare deflusso delle acque”. Dagli accertamenti documentali agli atti dell’Ufficio tecnico del Comune di campi Bisenzio non risultano presentate richieste o comunicazioni circa le opere e i manufatti realizzati né screening di Valutazione di Incidenza.

Due persone sono state segnalata all’Autorità Giudiziaria per aver realizzato manufatti abusivi, in violazione del Testo Unico dell’Edilizia ed in applicazione della Legge Regionale Toscana n. 30/2015, per la mancanza di Valutazione di incidenza, è stata elevata una sanzione amministrativa di 3.000 euro.