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Firenze, commemorazione dello sterminio dei Porrajmos

In ricordo dell'eccidio di rom e sinti

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mercoledì 02 agosto 2023 19:55

Il 2 agosto si ricordano le vittime dello sterminio di rom e sinti da parte della Germania nazista e dei suoi alleati durante la seconda guerra mondiale. A Firenze la commemorazione è avvenuta stamani presso il Giardino dei Giusti in via Trento.

 

“Oggi – spiega la presidente della Commissione della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Donata Bianchil’Amministrazione Comunale di Firenze ha voluto dedicare un’attenzione speciale alla commemorazione del Porrajmos, il genocidio nazifascista delle comunità rom e sinti d’Europa, ricordato nel giorno del 2 agosto per mantenere il ricordo dello sterminio degli ultimi 4300 uomini, donne, bambine e bambini rom e sinti presenti ‘nel campo degli zingari’ del lager di Auschwitz. Una soluzione finale che avvenne nella notte tra il 2 e il 3 agosto e di cui si ha memoria grazie alle testimonianze di sopravvissuti ebrei come Piero Terracina. Il 13 gennaio 2020 il Consiglio comunale di Firenze approvò la mozione 940/2019 con la quale si impegnarono Giunta e Consiglio a inserire la data del 2 agosto nel programma ordinario delle commemorazioni perciò questa mattina durante una cerimonia ufficiale, come accade ormai da 4 anni, è stata deposta una lapide in memoria presso il giardino dei Giusti”.

 

Erano presenti le autorità civili, militari e religiose rappresentanti della comunità rom e sinta toscana, Ernesto Grandini, Emanuele Piave e Razija Rufat. In rappresentanza dell’Amministrazione il Presidente del quartiere 5 Balli, la Presidente della Commissione consiliare sette, insieme alla vicepresidente Bundu e al consigliere Palagi.


“Importanti gli interventi di Grandini e Piave – Donata Bianchi – che ci hanno ricordato il massacro di 500.000 rom e sinti europei, quanto il passato deve aiutarci a porre le giuste domande sul presente, nonché il ruolo della comunità rom e sinta anche nella lotta partigiana. Insieme alla Rettrice era presente il prof. Bravi che ha fornito un quadro storico della persecuzione ai danni di rom e sinti, e come le radici delle discriminazioni siano profonde, specialmente in Italia dove si registrano i livelli più alti di antiziganismo. Per l’occasione – conclude la presidente della Commissione sette – è stato aperto anche il piccolo giardino dei Giusti che si auspica possa essere ristrutturato, installando nuove targhe che lo descrivano e anche un monumento a ricordo di tutti gli internati nei lager, come richiesto da un atto approvato in Consiglio comunale”.

 

 
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