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Palazzo Pitti, undici nuove opere dell’Ottocento per la Galleria d’Arte Moderna

Dipinti e disegni di Giuseppe Bezzuoli, Luigi Ademollo e una scultura di Pasquale Romanelli

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mercoledì 02 agosto 2023 09:21

Undici nuove opere dell’Ottocento entrano alle Gallerie degli Uffizi. Vanno dalla personalissima interpretazione del Neoclassicismo espressa da Luigi Ademollo, passando all’esuberante Romanticismo di Giuseppe Bezzuoli, fino all’entusiasmo della rivoluzione industriale celebrato dalla statua di Pasquale Romanelli e verranno presto esposte alla Galleria di Arte Moderna di Palazzo Pitti.

 

Dopo il successo della prima mostra monografica dedicata a Bezzuoli, allestita a Palazzo Pitti l’anno scorso, alle collezioni degli Uffizi si aggiunge ora una serie di capolavori del pittore, il più grande rappresentante del Romanticismo in Toscana e non solo. La “Madonna col Bambino dormiente”, “Amore vince la Forza” e i due disegni “Ballerina ‘vista alla Pergola’” e “Episodio del diluvio con Studi vari per figure” provengono tutti da un’importante raccolta privata di un grande studioso dell’artista. A questi si aggiunge il dipinto “Maria Maddalena tentata dalle bellezze della vita passata”, emerso dall’oblio proprio grazie all’esposizione fiorentina e acquisito da una collezione privata spagnola, ideale pendant di un’altra “Maddalena penitente” dello stesso Bezzuoli, conservata nella Pinacoteca Foresiana di Portoferraio.

 

Ad acquistare i disegni di Ademollo e la scultura di Romanelli, destinandoli alla Gam, è stato invece lo stesso Stato italiano, che, dopo averne bloccato l’esportazione, ha scelto la Galleria di Arte Moderna di Palazzo Pitti quale contesto più consono ad accoglierli, esaltandone il loro loro valore artistico ed espressivo.

 

Altri musei hanno scelto di relegare le loro collezioni ottocentesche nei depositi per far spazio all’arte contemporanea: la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, al contrario, continua ad invigorirsi di nuovi capolavori di quel secolo – ha commentato il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt - essi permettono ai visitatori di ripercorrere la storia della Toscana e dell’Italia intera dai primi sentimenti nazionali al Risorgimento e all’Unità italiana. Siamo particolarmente fieri di poter aggiungere altre cinque opere del fiorentino Giuseppe Bezzuoli, di fama europea e in verità mondiale, continuando l’impegno che ha già visto l’acquisto recente di altri suoi quattro capolavori ("Eva tentata dal serpente" e "Il ripudio di Agar" nel 2018, "L’armata di Giovanni delle Bande Nere al passaggio dell’Adda" nel 2019, "Lo stregone e gli amanti" nel 2021), e l’organizzazione della sua prima mostra monografica, a Palazzo Pitti, l’estate scorsa”. 
 

 

 
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