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Tagli boschivi irregolari a Empoli e Gambassi Terme: sanzioni per le ditte responsabili

Denunciati i titolari delle ditte boschive esecutrici del taglio

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martedì 27 giugno 2023 13:25

Due casi di tagli boschivi irregolari sono stati scoperti dai carabinieri forestali nella provincia fiorentina, rispettivamente a Gambassi Terme e a Rufina.

 

I carabinieri forestali di Empoli, nell’ambito dei controlli sulla regolarità dei tagli boschivi, hanno eseguito un accertamento su un cantiere forestale in località Camporbiano nel Comune di Gambassi Terme.

 

Dalle verifiche condotte, fa sapere l'Arma, è emerso che per eseguire il taglio boschivo era stata presentata nel 2022 una dichiarazione di taglio di un bosco ceduo, ma dai sopralluoghi effettuati, e con l’aiuto di foto aeree e strumentazioni tecniche, i Carabinieri forestali hanno scoperto che si trattava in realtà di una “fustaia sopra ceduo” con una struttura biplana (cioè gli alberi si distribuiscono in più piani). Per fustaia si intende il soprassuolo forestale in cui almeno il 70 per cento della massa legnosa arborea è costituita da alberi originatisi da seme.

 

Questo tipo di bosco, su più piani, si distingue dal ceduo per essere costituito da piante di alto fusto a portamento naturale, che non presentano più fusti (polloni) che si dipartono da una medesima ceppaia come accade in regime di ceduazione: dal punto di vista ecologico sono boschi molto interessanti e di sicura valenza ambientale. Dal punto di vista autorizzativo, per intervenire su questi tipi di boschi, proprio per la loro specificità, la legge dispone che venga presentata una richiesta di autorizzazione con progetto di taglio.

 

La superficie oggetto di utilizzazione senza autorizzazione è risultata pari a 36.611 metri quadrati. I carabinieri hanno quindi segnalato all’Autorità Giudiziaria la ditta esecutrice del taglio, per aver compiuto lavori (taglio di fustaia senza autorizzazione) su beni paesaggistici in difformità sostanziale. In connessione con il reato, sono state anche elevate sanzioni amministrative, per un importo di 2.400 Euro, per violazione del Regolamento forestale regionale.

 

Episodio simile è accaduto a Rufina, dove i carabinieri forestali hanno effettuato accertamenti su un cantiere forestale in località Digari nel Comune di Rufina (FI) al fine di verificare le modalità di esecuzione di un taglio boschivo, realizzato sulla base di un’autorizzazione rilasciata dall’Unione dei Comuni del Valdarno e Valdisieve.

 

Tale autorizzazione, fa sapere l'Arma, consentiva il taglio di un ceduo semplice su una superficie di 4390 metri quadrati, intervento nel quale dovevano essere preservate tutte le matricine (cioè le piante che vengono lasciate quando si effettua il taglio di un bosco ceduo allo scopo di garantire la rinnovazione del bosco per seme) mantenute dai tagli precedenti ed aventi il diametro al colletto uguale o superiore ai 20 cm.

 

Dopo avere eseguito l’accertamento nell’area oggetto d’intervento, i carabinieri forestali hanno riscontrato che 27 piante da seme di specie quercine che, secondo quanto prescritto dall’atto autorizzativo, avrebbero dovuto rimanere a dotazione del bosco, erano state tagliate.

 

Il prelievo irregolare delle matricine è stato pari al 42%, quindi la superficie anzidetta è stata tagliata in difformità sostanziale dalle disposizioni contenute nel Regolamento Forestale della Toscana e nell’atto autorizzativo.

 

Il titolare della ditta che ha eseguito l’intervento è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per violazione del Decreto Lgs 42/04 s.m.i - Codice del Paesaggio.  In applicazione della legge regionale di riferimento è stata inoltre elevata una sanzione amministrativa, connessa al reato, dell’importo di 1.175,00 euro.

 

 

 
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