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'Difendiamo la sanità pubblica': gli assessori regionali firmano l'appello

I medici fiorentini: 'Il tempo sta finendo, la pandemia avrebbe dovuto insegnare qualcosa'

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giovedì 06 aprile 2023 13:22

L’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini e l’assessora regionale alle politiche sociali e per l’integrazione sociosanitaria Serena Spinelli aderiscono all’appello in difesa della sanità pubblica lanciato da rappresentanti del mondo politico, sindacale e dai professionisti del mondo sanitario e sociosanitario attraverso il web, su Change.org (qui il link).

 

Un grido di allarme, sottoscritto in poco più di due settimane da oltre 110 mila persone, sulle prospettive del sistema sanitario e sul rischio del superamento del modello universalistico a favore di una sanità sempre più selettiva che aumenterà  le disuguaglianze nel paese e consentirà di curarsi solo a chi potrà permetterselo. 


“La richiesta di adeguate risorse per la sanità pubblica - sottolinea l’assessore Bezzini – la richiesta  di avere più medici, infermieri e personale sanitario ed assistenziale adeguatamente valorizzato o di rafforzare l’assistenza territoriale per dare concretezza alla presa in cura delle persone sono alcuni dei punti della petizione che trovano anche una risposta nella visione toscana e per questo ho deciso di aderire”. “Si tratta di richieste coerenti – aggiunge - anche con l’appello lanciato dalla Commissione salute in seno alla Conferenza delle Regioni sull’insufficiente livello di finanziamento della sanità pubblica”.

 

“E’ necessario portare il finanziamento del fondo sanitario nazionale ai livelli almeno della media europea – continua l’assessore - servono più risorse per dare risposte alle importanti trasformazioni demografiche in atto e ad una società sempre più anziana ed esposta a patologie croniche. A questo si aggiunge la dinamica inflattiva e l’aumento dei costi dell’energia, che sottraggono risorse al sistema sanitario e aggravano ulteriormente la situazione finanziaria delle regioni”


“La Toscana è stata confermata ai vertici nazionali per i livelli essenziali di assistenza, ma il sottofinanziamento della sanità pubblica rischia di pregiudicare i risultati raggiunti - prosegue Bezzini - Per questo, oltre a rivendicare la necessità di maggiori risorse, siamo al lavoro per costruire un nuovo equilibrio tra quantità e qualità dei servizi e sostenibilità del sistema, una sfida importante che affrontiamo con coraggio puntando all’innovazione dei modelli attuali”. 


“La salute  - – dichiara l’assessora alle politiche sociali e per l’integrazione sociosanitaria Serena Spinelli - è un diritto fondamentale dell’individuo e interesse generale della collettività, come dice l’articolo 32 della Costituzione. Per questo dobbiamo difendere, sostenere ed investire sul nostro modello di servizio pubblico e ad accesso universale, come infrastruttura portante del Paese. Questo per garantire, davvero a tutte e tutti, l’accesso alle migliori cure e assistenza possibili e anche come strumento di garanzia dei diritti delle persone e di eliminazione delle diseguaglianze”. 

 

“Tutelare la salute delle persone e delle nostre comunità, infatti, pone la necessità di maggiori investimenti nel fondo sanitario nazionale, ma anche sullo sviluppo dell’integrazione sociosanitaria, dove il ruolo pubblico ha un valore centrale e strategico - prosegue l’assessora Serena Spinelli - Servono maggiori risorse, economiche e umane, per attivare percorsi e servizi sempre più capaci di tenere insieme le risposte ai bisogni di cura e di protezione sociale, che devono avanzare insieme per una presa in cura complessiva e che metta al centro le persone”.  

 

“C’è bisogno di nuove soluzioni e più risorse. E di una grande mobilitazione  - concludono gli assessori Bezzini e Spinelli – che coinvolga tutti coloro che hanno a cuore la sanità pubblica”.

 

"Il tempo sta finendo. I cittadini devono sapere che per la sanità toscana e italiana è un momento fondamentale di snodo. Quel bene fondamentale, sancito dalla Costituzione, che è il sistema sanitario nazionale, pubblico e gratuito, è in reale crisi. Scendiamo in piazza per salvarlo". A lanciare l’appello è anche Pietro Dattolo, presidente dell'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Firenze e provincia, in vista della Giornata Mondiale della Salute di domani, 7 aprile.
 


"Non commettiamo l'errore di illuderci che il Pnrr risolverà i problemi: i fondi europei saranno utilizzati per creare opere strutturali, per tecnologie e formazione, ma quello di cui abbiamo bisogno sono maggiori risorse e personale che salvaguardino il sistema pubblico. Occorrono - aggiunge Dattolo - più soldi, almeno 8 miliardi in più, sul Fondo Sanitario Nazionale da poter distribuire alle regioni.L'investimento attuale è tornato indietro, al 6% sul Pil. Siamo talmente abituati ad avere un servizio di eccellenza, gratuito e funzionante, che quasi non si percepisce la pericolosità di rimanere senza. Non si comprende il rischio di spostarci verso la prevenzione e la cura a pagamento. Ragioniamo però di quali sarebbero i costi. Vogliamo davvero un modello di assistenza e sanità, come in molti Paesi all'estero, in cui la salute è sinonimo di ricchezza?”
 


"La salute non può rientrare nel pareggio di bilancio. L'appello è alla popolazione, perché questa non è una battaglia a tutela di medici, infermieri e operatori sanitari, ma dei cittadini stessi. Si prenda coscienza - conclude il Presidente dell'Ordine - del valore straordinario del nostro sistema pubblico, invidiato a livello mondiale e difendiamolo. Non mancano le risorse, è una questione di priorità. La pandemia avrebbe dovuto insegnarlo".

 

(immagine di repertorio)

 

 
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