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Firenze, ultime fasi di restauro per Ercole e Caco: via i ponteggi, avvolto in un telo provvisorio

Avvolto in un telo per gli interventi di consolidamento con le nanocalci

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lunedì 03 aprile 2023 16:34

Liberato dai ponteggi il gruppo scultoreo di Ercole e Caco sull’arengario di Palazzo Vecchio. Le fasi d’intervento del restauro proseguiranno con le attività sul basamento e, come per le due statue dei Termini all’ingresso di Palazzo Vecchio, anche per il gruppo scultoreo è stata eseguita una copertura provvisoria con telo di plastica, in modo da proteggere il consolidamento con nanocalci dagli agenti atmosferici.

 

Il prodotto a dispersione di nanoparticelle, compatibile e innovativo, è stato applicato sulla superficie e permette di riaggregare il marmo dando maggiore consistenza alla materia. Affinchè il prodotto raggiunga la massima efficacia, spiega Palazzo Vecchio, sono necessari trenta giorni di posa, dopodiché, per mezzo di piattaforma mobile, i teli saranno rimossi per la stesura del trattamento protettivo finale come strato di sacrificio. Esso permetterà la traspirabilità del vapore acqueo del marmo, quindi sarà possibile concludere i lavori. Il consolidamento con nanocalci, effettuato sul gruppo e ancora da effettuare nel basamento, consiste in una speciale formulazione dell'Università degli Studi di Firenze, in particolare del CSGI, Consorzio per lo Sviluppo dei sistemi a Grande Interfase. Dopo i successivi trenta giorni saranno eseguite per mezzo di piattaforma mobile la rimozione dei teli per il trattamento protettivo finale e la conclusione dei lavori.

 

“Prosegue l’impegno per valorizzare i gruppi scultorei di piazza della Signoria. Si tratta di lavori di restauro accurati e svolti con le migliori tecnologie. Continuiamo a prenderci cura delle bellezze artistiche della città, in questo caso con il supporto prezioso e fondamentale della maison Ferragamo”, è il commento della vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini.

 

Il restauro dei gruppi scultorei di piazza della Signoria, iniziato nel settembre scorso, fa parte di un accordo tra il Comune di Firenze e la maison fiorentina Salvatore Ferragamo S.p.A. che, tramite Art Bonus, ha elargito un’erogazione liberale di oltre un milione di euro. I lavori sono diretti dal Servizio Belle Arti del Comune, dall’architetto Tommaso Muccini, con l'alta sorveglianza a cura della SABAP Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio (funzionarie dott.ssa Lia Brunori e dott.ssa Daniela Parenti); e sono eseguiti da Cooperativa Archeologia con i restauratori Nicola Salvioli (restauro del David e delle parti in bronzo) e Stefano Landi (materiali lapidei) con il supporto del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) per le indagini diagnostiche.

 

Il progetto complessivo, che ha seguito quello che ha portato al restauro della maestosa fontana dell’Ammannati in piazza della Signoria (terminato nel 2019), ha già visto ultimati i restauri del David di piazzale Michelangelo, della copia del capolavoro michelangiolesco posta all’ingresso di Palazzo Vecchio e della statua bronzea di Giuditta ed Oloferne, copia dell’originale di Donatello conservato nella Sala dei Gigli del Palazzo, che è stata collocata di nuovo sul basamento sull’arengario. Stanno proseguendo i lavori dell’imponente statua equestre di Cosimo I, opera bronzea del Giambologna collocata in piazza della Signoria, tutt’ora smontata.

 

 

Foto Cge Fotogiornalismo - Ufficio stampa Comune di Firenze

 

 

 
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