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Università di Firenze, inaugurato a Palazzo Vecchio l’anno accademico 2022-23. Protesta degli studenti

Studenti in presidio fuori da Palazzo Vecchio

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giovedì 16 febbraio 2023 17:32

Con una cerimonia nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, questa mattina l'Ateneo fiorentino ha inaugurato l'anno accademico 2022-2023.

 

Ampliare l’accesso, migliorare l’efficacia della formazione universitaria – anche per chi è in situazioni di difficoltà - ridurre la dispersione studentesca, offrire adeguata accoglienza a chi viene da altre sedi e dall’estero, questi alcuni dei temi della relazione della rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci. “L’Ateneo ha ben presente questo tema, che impone una sinergia strettissima con gli interlocutori sul territorio, nella prospettiva di trasformare le presenze provvisorie, legate agli anni di studio, in scelte permanenti, al fine di creare le opportunità per trattenere quelli che saranno i nuovi professionisti e, forse, i nuovi cittadini di Firenze”. 

 

Un’offerta formativa con oltre 140 corsi di studio e una crescita dei nuovi iscritti (+3% degli immatricolati rispetto al 21/22) sono alcuni dei dati del nuovo anno accademico.

 

Riguardo ai temi finanziari Petrucci ha sottolineato: “La solidità di bilancio del nostro Ateneo, seppure confortante, deve confrontarsi con le criticità dei forti incrementi dei costi dell’energia, delle materie prime e della spinta inflattiva. Gli interventi previsti nella legge di Bilancio 2022 sono quasi interamente assorbiti dai piani straordinari e non aggiungono risorse utilizzabili per far fronte a questi incrementi”. 

 

In conclusione la rettrice ha posto l’accento sulla rete di rapporti e collaborazioni che vedono coinvolto l’Ateneo e il territorio: “Nel suo ruolo di attore nella realtà produttiva e partner di istituzioni e imprese – ha aggiunto Alessandra Petrucci - nel suo essere punto di incontro tra domanda e offerta di lavoro per i suoi studenti e laureati, nel suo essere motore di iniziative culturali, di solidarietà e di cooperazione internazionale, l’Università di Firenze parla veramente al mondo”.

 

Nel corso della cerimonia è stato osservato un minuto di raccoglimento per le vittime del terremoto in Turchia e Siria. La mattinata si è aperta con il saluto del sindaco Dario Nardella e del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Ha portato il saluto alla cerimonia in collegamento il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. La Presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra ha tenuto un intervento sul tema: “La Corte costituzionale e le Corti europee: un esercizio di costante confronto”.

 

Fuori da Palazzo Vecchio si è tenuta la protesta degli studenti, con un presidio in piazza della Signoria. "Oggi ci siamo ritrovatÉœ in Piazza della Signoria per un presidio in concomitanza dell'inaugurazione dell'anno accademico per protestare contro il possibile aumento della contribuzione studentesca che rifiutiamo categoricamente e contro cui lotteremo unitÉœ. In piazza siamo intervenutÉœ proponendo un modello universitario diverso da quello che ci viene imposto. Lavoreremo in sinergia con lu lavoratoru per un'Università realmente accessibile a tuttÉœ ricca di servizi efficienti per la comunità studentesca. Per una università Pubblica Libera Di massa Transfemminista", si legge nella nota di Studenti di Sinistra. Presente anche una delegazione del Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze.

 

In appoggio alla protesta i consiglieri comunali Antonella Bundu e Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune. "Le studentesse e gli studenti non sono merce, non sono numeri, non sono oggetti da esibire. L'università non è un prodotto e neppure un'azienda. I luoghi di studio e di ricerca devono essere spazi vivi, attraversati dai conflitti, capaci di dialogare con la società e la città. L'inaugurazione dell'Anno Accademico in Palazzo Vecchio è stata l'occasione per ricordarlo, con un presidio convocato davanti a Palazzo Vecchio per contestare l'aumento della contribuzione studentesca. Il sistema politico e istituzionale spesso usa il mondo accademico, per esprimere belle parole. Così come ha fatto all'inizio della vertenza GKN, che infatti era con il Collettivo al fianco della mobilitazione di stamani. Perché di fronte alle crisi in corso non si può chiedere a "chi sta in basso" di pagare, mentre "chi sta in alto" non vede messa in discussione la sempre maggiore disuguaglianza che segna le nostre società e i nostri territori. Grazie quindi alle studentesse e agli studenti in lotta, che hanno fatto risuonare la loro voce durante la cerimonia", hanno dichiarato i consiglieri.

 

 
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