Famiglia sotto sfratto a Firenze, Spc: 'L'Onu interviene nei confronti del Comune'
Con una lettera in risposta al ricorso presentato dalla famiglia l'Onu avrebbe invitato il Comune a trovare una soluzione
lunedì 13 febbraio 2023 17:59
"Un caso emblematico di estrema fragilità che può finire positivamente, o al contrario precipitare in una gravissima violazione dei diritti umani. Lo testimonia anche la lettera dell'Onu con cui si invita il Comune di Firenze a trovare una soluzione abitativa dignitosa, o, in assenza di questa, a chiedere di rinviare l'esecuzione dello sfratto".
Sono le dichiarazioni di Rete Antisfratto Fiorentina, Movimento di Lotta per la Casa, Sportello Solidale Casa, Unione Inquilini, che in una conferenza stampa hanno parlato del caso di una famiglia composta da cinque persone (padre, madre, due figli e una figlia minorenni, di cui uno con problemi di apprendimento), che vive a Firenze e che è sotto sfratto: mercoledì 15 febbraio è previsto l'intervento della forza pubblica. Una situazione su cui è intervenuta anche l'Onu, rispondendo ad un ricorso presentato dalla famiglia.
"In conseguenza della pandemia SARS-CoV-2 entrambi i genitori hanno perso il lavoro, maturando una condizione di morosità incolpevole. Nel 2021 entrambi hanno trovato una nuova occupazione, presso una ditta di pulizia, per 70 ore mensili a testa, dove possono lavorare insieme, perché a seguito di un incidente lei è rimasta leggermente limitata nei movimenti fisici. La famiglia non può essere divisa, perché i genitori non avrebbero modo di accudire i minori e mantenere l'occupazione. L'assenza di un alloggio o la divisione del nucleo provocherebbe gravi danni, forse irreparabili, come fa presente anche l'Onu", aggiungono i movimenti. "È già stata presentata domanda di inserimento nella graduatoria emergenza sfratti, nel novembre 2022. Le istituzioni devono dare una soluzione alloggiativa, come garanzia imprescindibile perché le avversità che hanno vissuto cessino, perché questa vicenda non si concluda in tragedia umana".
"Esistono numerose situazioni simili a quella raccontata oggi. Ringraziamo i movimenti e i sindacati che danno voce ai nuclei familiari in difficoltà, così come chi accetta di testimoniare le proprie situazioni per dare concretezza all'emergenza casa, sempre più feroce, anche nella nostra città. Il Governo ha tagliato i contributi in questo ambito: all'ondata di sfratti se ne aggiungerà una conseguente a questa decisione. Il Comune non può limitarsi a rinviare le responsabilità su Roma, ma deve finalmente intervenire con strumenti propri, come il recupero del patrimonio immobiliare dismesso compatibile con la residenza", dichiarano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, consigliere e consigliera del Comune di Firenze del gruppo Sinistra Progetto Comune.
Sulla vicenda replicano Nicola Armentano, capogruppo Pd a Palazzo Vecchio, e le vice-capogruppo Alessandra Innocenti e Letizia Perini. “Sui diritti non prendiamo lezioni, questa amministrazione è accanto a tutti coloro che vivono situazioni di fragilità. È una decisione che non condividiamo e che va contro i nostri principi quella, assunta dai consiglieri SPC, di ospitare movimenti che in più occasioni hanno dimostrato di non rispettare le regole. Non ci sottraiamo a un dibattito serio e concreto su temi di valenza sociale e sulle questioni abitative che rappresentano per l’amministrazione una reale priorità ma riteniamo quanto fatto da Bundu e Palagi totalmente scorretto e inopportuno. Su un tema importante come questo ognuno deve fare la propria parte, muovendosi nell’alveo del rispetto delle regole e delle leggi. Per noi è fondamentale venire incontro alle difficoltà di tante famiglie, oggi più che mai. Sul fronte della casa, Palazzo Vecchio è in campo con tanti strumenti, investendo su ristrutturazioni, housing sociale così come non manca l’impegno per affrontare ogni situazione di fragilità. Le situazioni sono molteplici e l’amministrazione è sempre al lavoro con tutte le direzioni competenti per valutare la risposta più adeguata da predisporre a seconda del caso. È un tema delicato, da monitorare con attenzione. La stessa attenzione che peraltro auspichiamo ci sia a livello nazionale nonostante i primi segnali infausti con lo stop al fondo affitti ad esempio”.