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Pedopornografia e financial cybercrime, 819 denunce e 18 arresti nell’ultimo anno in Toscana

Il resoconto 2022 della Polizia Postale e delle Comunicazioni

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mercoledì 04 gennaio 2023 13:05

Un anno intenso quello del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica (C.O.S.C.) per la Toscana, che nel corso del 2022 ha denunciato 819 persone ed effettuato 18 arresti e 135 perquisizioni.
 

In particolare, nell’ambito dei reati relativi allo sfruttamento sessuale e adescamento di minori online, il C.O.S.C. Toscana ha denunciato 101 persone e ne ha arrestate altre 15.
 

Numerose le attività di polizia giudiziaria finalizzate al contrasto della pedopornografia online. Tra queste, a gennaio scorso, nell’ambito dell’Operazione “Revelatum”, è stato arrestato un uomo di 46 anni, residente nella provincia di Lucca, con l’accusa di produzione di materiale pedopornografico utilizzando foto reali di minori da lui conosciuti, effettuando collage e fotomontaggi, per poi divulgarle in chat private su Telegram. Inoltre, l’uomo avrebbe abusato di una bambina di 12 anni. L’arrestato sarebbe riuscito ad avvicinare facilmente i bambini, perché impegnato in attività di volontariato in ambito parrocchiale, volta all’accoglienza di minori bielorussi, anche presso la propria abitazione.
 

A febbraio 2022, a seguito di segnalazioni delle autorità di polizia statunitensi, giunte tramite Europol, sono stati arrestati tre uomini. In particolare, un 59enne residente in provincia di Firenze per detenzione di oltre 400 file a carattere pedopornografico, che avrebbe anche condiviso in rete. Inoltre, sarebbe stata trovata evidenza di abusi sessuali ai danni di una bambina di 9 anni, di cui l’uomo si sarebbe occupato saltuariamente, quando i genitori della minore erano al lavoro. Arrestato anche un 43enne residente in provincia di Livorno, trovato in possesso di oltre 1.100 file di natura pedopornografica, dai contenuti particolarmente cruenti e un 25enne residente in provincia di Pisa, trovato in possesso di oltre 500 file della stessa natura.
 

Nell’ottobre 2022, a seguito di una segnalazione dell’Interpol di Lione, il C.O.S.C. Toscana è riuscito a rintracciare, in provincia di Firenze, un 60enne statunitense, trovato in possesso di oltre 200mila file di carattere pedopornografico, realizzati con minorenni di sesso maschile e accuratamente catalogati per tipologia e contenuto.
 

Per ciò che concerne il settore del financial cybercrime, nel cui ambito sono state denunciate 571 persone, si segnala l’operazione “Front Name”, svolta nel mese di novembre 2022. L’attività è scaturita dalla denuncia sporta da un noto istituto di credito fiorentino, accortosi della rapida sottrazione di importi significativi da diversi conti di propri correntisti, per un totale di circa un milione di euro. In particolare, i malfattori, spacciandosi per falsi operatori di una società che prestava realmente servizi di assistenza informatica, sono riusciti ad accedere ai PC della banca e ad individuare i dati dei correntisti, poi convinti con vari espedienti a fornire i dati di accesso al conto. Le indagini svolte hanno portato alla denuncia di 35 persone e al recupero di circa 400mila euro.

 

“Alla fine dello scorso mese di ottobre, l’assetto ordinativo degli uffici territoriali della Polizia Postale è stato oggetto di una significativa rivisitazione – ha sottolineato Lorena La Spina, Dirigente del C.O.S.C. della Polizia Postale per la Toscana - In particolare, all’interno di ciascuno dei Centri operativi presenti sul territorio nazionale è stato istituito il Nucleo Operativo per la Sicurezza Cibernetica (N.O.S.C.), al quale sono affidati i delicati compiti di prevenzione e di contrasto degli attacchi informatici ai danni di infrastrutture informatizzate di rilevanza territoriale. L'obiettivo è quello di potenziare la risposta a fronte di eventi critici, anche di carattere emergenziale, che possono incidere negativamente sulla regolarità dei servizi di telecomunicazione, pregiudicando i sistemi informatici e le reti telematiche individuati come ‘infrastrutture sensibili di interesse pubblico’. Solo attivando efficaci sinergie tra le diverse realtà coinvolte, sia istituzionali sia private e valorizzando i contributi reciproci, nell'ottica di una sicurezza intrinsecamente partecipata, possiamo sperare di migliorare l’efficacia delle nostre difese digitali, in continua e rapida espansione”.  
 

Infine, l’attenuazione della pandemia ha permesso di riprendere le attività di prevenzione in presenza, destinate agli studenti, per un uso consapevole e responsabile della “rete”: ad esempio il progetto di formazione itinerante “Una Vita da Social” e il progetto “Pretendiamo Legalità”. 
 
 

Immagine di repertorio

 

 
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