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Indagine ‘Taxi Raider’, arrestati tre presunti autori della rapina all’ufficio postale di Bagno a Ripoli

Dopo il colpo si sono allontanati in taxi. A segno altre rapine con le stesse modalità

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martedì 29 novembre 2022 09:56

Custodia cautelare in carcere per tre persone ritenute responsabili della rapina commessa ad agosto presso l’ufficio postale di Bagno a Ripoli

 

In quell’occasione la “banda”, composta da un 30enne di nazionalità albanese, un 42enne e un 46enne italiani, si sarebbe fatta consegnare, dietro la minaccia dell’uso di un taglierino, la somma di circa 690 euro, per poi dileguarsi. Da quanto emerso dalle indagini due avrebbero materialmente effettuato il “colpo” all’ufficio postale, mentre il terzo sarebbe rimasto a fare il palo nelle vicinanze, a bordo di un taxi, con l’autista ignaro di quanto stava accadendo. Terminata la rapina i due avrebbero raggiunto il terzo compagno e tutti insieme, mantenendo la calma e il rigoroso silenzio per non allarmare il titolare del taxi, rientrando a Firenze, in zona Beccaria. 

 

Le indagini immediatamente avviate dai carabinieri, hanno consentito di identificare già nelle prime ore uno dei responsabili, sfruttando le telecamere di video sorveglianza del Comune di Firenze, dopo aver accertato il taxi utilizzato e ricostruito il percorso fatto per allontanarsi da Bagno a Ripoli. Nei giorni successivi, inoltre, l’uomo è stato arrestato in flagranza di reato, assieme ad un complice, per un’altra rapina perpetrata, con le stesse modalità, nel comune di Casalecchio di Reno. Partendo da questo evento i militari hanno acquisito elementi di reità a carico del secondo arrestato dai Carabinieri di Bologna, stesso complice utilizzato anche a Bagno a Ripoli. 

 

Gli interrogatori dei due arrestati hanno permesso infine di identificare il terzo responsabile, fermato nel corso di una perquisizione eseguita dai Carabinieri di Bagno a Ripoli lo scorso 15 ottobre quando, entrati in casa per ricercare elementi utili per ricostruire le sue responsabilità nella rapina, hanno trovato anche un cospicuo quantitativo di sostanza stupefacente. 

 

Grazie agli elementi emersi nel corso delle indagini, la Procura di Firenze ha chiesto al Tribunale l’emissione delle idonee misure cautelari, motivo per cui i Carabinieri hanno notificato, per due di loro presso il carcere di Bologna e per il terzo presso l’abitazione di Torino, dove si trovava agli arresti domiciliari, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

 

Nel corso dell’attività investigativa, è emerso che il gruppo avrebbe messo a segno anche la rapina del 29 luglio presso l’ufficio postale di Impruneta, sempre minacciando i dipendenti con un taglierino, facendosi consegnare la somma di 800 euro. 

 

Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini e l'effettiva responsabilità delle persone destinatarie della misura cautelare, in uno con la fondatezza delle ipotesi d'accusa mosse a loro carico, saranno vagliate nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore delle persone sottoposte ad indagini.
 

 

 
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