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Diritto allo Studio Universitario, il Consiglio regionale approva il bilancio

Con 21 voti a favore, 14 contrari e un voto di astensione

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mercoledì 09 novembre 2022 19:58

Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato a maggioranza il bilancio consuntivo 2021 dell’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario (Ardsu). L’atto è stato approvato con 21 voti a favore (Partito democratico), 14 voti contrari (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Gruppo misto-Toscana domani) e un voto di astensione (Movimento 5 stelle).

 

Nell’illustrazione all’Aula, la presidente della commissione Istruzione e cultura, Cristina Giachi (Pd), ha spiegato che “l’utile di esercizio è pari a 2milioni e 73mila euro, con un valore totale della produzione di 105milioni 958mila euro. L’esame – ha proseguito Giachi – ha rivelato alcuni trend che ci aspettavamo nel post pandemia: il valore della produzione per quanto riguarda il servizio mensa rimane ancora molto al di sotto del pre-pandemia. Un dato che ci ha preoccupato è il ridotto numero di vincitori delle borse-alloggio, anche a fronte di un leggero aumento dei posti letto. Già avevamo osservato lo scorso anno come fosse preoccupante una diminuzione delle domande di accesso per il diritto allo studio. Stiamo approfondendo con l’azienda per capire se queste flessioni possano essere indicative di un minor accesso alla formazione universitaria e di un impoverimento delle famiglie, il che richiederebbe interventi a sostegno”. 

 

Il consigliere Gabriele Veneri ha espresso le ragioni del voto contrario di Fratelli d’Italia: “La gestione è nel complesso insoddisfacente. sia del servizio mensa, che del servizio alloggi. L’incidenza dei costi cresce di anno in anno in maniera incontrollata, senza i necessari correttivi. Si evidenzia la mancata capacità di effettuare gli interventi previsti dal piano investimenti. I lavori per i certificati di prevenzione incendi verranno effettuati solamente adesso: sono da anni all’attenzione dell’azienda, creeranno disagi per gli studenti e non si prevedono misure per contenere l’impatto”. Gli studenti degli atenei toscani, ha sottolineato Veneri, “esprimono ogni anno parere negativo al bilancio dell’azienda. Dovremmo tenere in considerazione il loro giudizio. I contributi della Regione non risulteranno più sufficienti. Nel 2021 – ha concluso il consigliere – c’è stata una piccola rivoluzione nell’azienda, viste le nomine del nuovo presidente e del nuovo direttore generale. Anche i nuovi membri riconoscono carenze gestione precedente. Speriamo nuova governance sappia attuare i correttivi e le misure necessarie”.

 

“Quando si parla di questi temi, si analizzano semplicemente i numeri. Nessuno parla degli studenti”, ha detto il capogruppo di Forza Italia, Marco Stella. “Per sapere cosa pensano gli studenti basta leggersi gli indici: non c’è un indice che ci dice che le cose vanno bene. Manutenzione camere 5, servizio lavanderia 4, procedure di mobilità 5, qualità degli alimenti 5. Questo ci dicono gli studenti. L’azienda parla di preoccupazione per l’imbuto lavorativo, mentre non c’è alcun collegamento con il mondo del lavoro”.

 

 

 
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