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Sesto, la notte della fiaccolata per la pace: in corteo per dire 'no' alla guerra in Ucraina

Tantissimi giovani scesi in piazza

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martedì 08 marzo 2022 11:16

Numerosi sestesi, ma non solo, alla Fiaccolata per pace. È partita ieri sera, lunedì 7 marzo, poco dopo le 21, davanti alla sede della Misericordia di Sesto Fiorentino, in piazza San Francesco, la fiaccolata per dire 'no' alla guerra in Ucraina.

 

Presenti anche molti giovani e giovanissimi alla fiaccolata che si è snodata per alcune strade del centro di Sesto ed è terminata in piazza Vittorio Veneto, dove il corteo si è trasformato in un cerchio di persone davanti al monumento ai Caduti.

 

Qui hanno preso la parola Sandro Biagiotti, governatore della Misericordia sestese, il sindaco Lorenzo Falchi e Don Daniele Bani, parroco della chiesa di San Martino. 

 

"Io non sono pacifista. Io sono contro la guerra". Falchi ha iniziato il suo discorso ricordando e facendo proprie le parole di Gino Strada. Il primo cittadino sestese ha poi ricordato l'importanza della creazione di una cultura della pace e del "non rispondere alle bombe con altre bombe e ad armamenti con armamenti più potenti". "Non dobbiamo pensare che i nostri gesti e pensieri siano ininfluenti - ha affermato Falchi - Sesto ha nella propria cultura la pace e in occasioni come questa fa sentire al sua voce".

 

Sandro Biagiotti ha informato i cittadini presenti che alcuni mezzi della Confederazione delle Misericordie sono hanno già consegnato il primo materiale raccolto per l’emergenza in Ucraina. Ma non si tratta solo di aiuti materiali, il sostegno è andato anche oltre, aiutando persone a ricongiungersi: "Stanno tornando portando 10 profughi, 4 scesi a Bologna e 6 arriveranno a Firenze".

 

"Questa candela accesa è come un segno di speranza, nonostante la preoccupazione che ci tocca e ci muove. Anche noi siamo preoccupati per il nostro futuro. Occasioni come questa fanno sì che il nostro cuore si allarghi - ha dichiarato Don Bani - La pace è un percorso lungo. Difficile da capire. Il primo papa a dire apertamente 'no alla violenza' fu Paolo VI nel 1965 davanti alle Nazioni Unite. E ancora oggi siamo qui a dire 'mai più' alla guerra".
 

Elena Manetti

 
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