Il viaggio dall'Ucraina al nono mese di gravidanza e il parto a Firenze: così è nato Artem
Artem è nato domenica all’ospedale San Giovanni di Dio. L'appello della nonna: 'Mia figlia ha bisogno di una sistemazione più duratura'
giovedì 03 marzo 2022 13:51
Si chiama Artem ed è venuto alla luce domenica sera all’ospedale San Giovanni di Dio: è probabilmente fra i primi bimbi nati in Italia da madre rifugiata ucraina.
E’ successo due giorni dopo il lungo viaggio in auto che da Drohobych, in Ucraina, vicino a Leopoli, ha portato in Italia, a Firenze e poi a Scandicci, la sua famiglia, mamma, babbo e due sorelle. Alla nascita pesava più di 3 chili e mezzo e stava bene, come si apprende dall'Asl Toscana Centro.
La nonna di Artem abita a Scandicci, e da settimane esortava la figlia a scappare. Giovedì 23 febbraio l’ha potuta riabbracciare insieme alle nipoti. Da Drohobych, in auto con loro, c’erano anche i due cani della famiglia perché, dice la donna, “non si potevano lasciare soli”. Due giorni dopo l’arrivo a Scandicci, è nato Artem.
Il dott. Luigi Tancredi che domenica 27 insieme a un’ostetrica ha fatto nascere il bimbo, porta con sé l’emozione di una nascita alla 43° settimana di gestazione, oltre termine e oltre ogni resistenza. In sala parto c’era anche la nonna di Artem che parla l’italiano e racconta che per dare un supporto anche linguistico alla figlia, ha potuto assistere alla nascita: “Sono arrivati in Italia per miracolo – dice – Ora vogliamo ringraziare l’ospedale per come ha fatto sentire mia figlia, proprio come se fosse a casa”.
“L’ospedale si è appellato alla Convenzione di New York sull’adeguata assistenza e tutela al fanciullo – dichiarano dalla direzione dell’ospedale – E’ una storia che ci ha coinvolti tutti”.
La mamma di Artem i primi giorni è stata in hotel, sua madre poi l’ha aiutata a trovare una sistemazione provvisoria per un mese. E’ ancora la nonna di Artem a lanciare un appello: “Un mese finirà presto. Mia figlia ha bisogno di una sistemazione più duratura”.
"Che gioia, benvenuto Artem! Uno dei primi nati in Italia da mamma fuggita dalla guerra in Ucraina. Grazie alle ostetriche e sanitari dell'ospedale San Giovanni di Dio, un bel segnale di speranza!", ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani.