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Caro bollette, luci spente a Palazzo Vecchio, Ponte Vecchio e Palazzo Medici Riccardi

La protesta dei Comuni. Nardella: 'Spese in aumento di 7,5 milioni a Firenze'

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mercoledì 09 febbraio 2022 11:59

“Le risposte dal governo alle nostre richieste non sono sufficienti. Evidentemente non si percepisce il rischio che questa crisi si ripercuota negativamente sui bilanci degli enti locali e di conseguenza, soprattutto, sulla possibilità di erogare con continuità i servizi pubblici ai cittadini. Per questo motivo giovedì 10 febbraio, alle ore 20, molti Comuni del Paese spegneranno simbolicamente l’illuminazione di un edificio rappresentativo o di un luogo significativo per la comunità”. Lo dichiara il presidente dell’Anci Antonio Decaro, che torna sul tema dei rincari delle bollette dopo averlo portato all’attenzione dei sindaci anche nel corso dell’ultimo direttivo dell’Anci.
 

“Speriamo – prosegue il presidente dell’Anci – che in questo modo si possa comprendere a quali rischi si va incontro se non si interverrà presto con un sostegno adeguato a coprire almeno tutti gli aumenti previsti in questi mesi. L’Anci stima per le amministrazioni comunali un aggravio di almeno 550 milioni di euro, su una spesa complessiva annua per l’energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro. Non vorremmo ritrovarci ancora una volta a dover scegliere tra salvaguardare gli equilibri di bilancio e erogare servizi ai cittadini”.

 

La protesta arriverà anche a FirenzeAlle 20 di domani le luci di Palazzo Vecchio, sede del Comune di Firenze, Palazzo Medici Riccardi, sede della Città Metropolitana, e Ponte Vecchio, uno dei simboli più iconici della città, si spegneranno per 30 minuti in segno di protesta simbolica per far sentire la voce della città contro il caro bollette.

 

“L’aumento dei costi dell'energia non solo mette in ginocchio cittadini e imprese già provati dalla pandemia - ha detto il sindaco Dario Nardella - ma getta un’ombra pesante anche sui bilanci di tanti comuni. Per quanto riguarda Firenze abbiamo stimato un aumento di spese nei bilanci del Comune e della Città Metropolitana intorno ai 7,5 milioni di euro, a cui dobbiamo sommare un aumento di costi energetici per i gestori degli impianti sportivi pubblici superiore al milione di euro tra territorio comunale e metropolitano. A Firenze stiamo riuscendo ad assorbire i primi aumenti con grande fatica, ma se penso ai piccoli comuni della provincia la situazione può essere ancora più grave. Le misure di ristoro del Governo sono quanto mai necessarie". 

 

Anche il Comune di Bagno a Ripoli aderisce all’iniziativa. Per trenta minuti, a partire dalle 20.00, centinaia di città in tutta Italia lasceranno al buio i principali monumenti o edifici.  Tra queste anche Bagno a Ripoli che “staccherà la spina” al palazzo del municipio in piazza della Vittoria. “Come sindaco e rappresentante della mia comunità, mi unisco alla protesta di Anci e di Ali nazionale – spiega il primo cittadino Francesco Casini, che è anche presidente di Ali Toscana -. L’intervento del Governo per porre un freno all’inflazione dei costi dell’energia purtroppo finora non è stato risolutivo. Servono provvedimenti urgenti, o il caro-bollette avrà effetti molto pesanti. A Bagno a Ripoli si stima che per l’illuminazione pubblica e le utenze elettriche degli immobili e del patrimonio comunale, comprese le scuole e le palestre, sosterremo un aumento tra i 300 e i 400mila euro all’anno. Una cifra non indifferente anche per i bilanci di un comune virtuoso come il nostro”, spiega Casini. 

 

"Auspichiamo una nuova iniziativa del Governo – conclude Casini –, fondamentale per non bloccare il percorso di crescita che i Comuni in questo difficile momento sono chiamati ad affrontare, anche grazie alle risorse del Pnrr, per la ripresa e la ripartenza di tutto il Paese”. 

 

 
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