Scarperia, arma una trappola per animali selvatici e causa la morte di una volpe
L'uomo ha ammesso l’uso del laccio, per le predazioni dei suoi animali da cortile da parte dei selvatici
sabato 05 febbraio 2022 17:48
Una pattuglia della Polizia Municipale ha constatato la presenza di una volpe morta, catturata ad un laccio e, in prossimità della stessa, di una trappola di cattura disattivata.
E' iniziato così l'accertamento effettuato militari della Stazione Carabinieri forestale di Borgo San Lorenzo, sulla base di una segnalazione e della collaborazione della Polizia Municipale Unione Mugello Distretto di Scarperia e San Piero, in località Sant’Agata del Comune di Scarperia e San Piero.
Il luogo di rinvenimento era lungo la recinzione di un terreno dove erano allevati animali da cortile, come si legge in una nota della Forestale.
I Carabinieri forestali si sono recati allora sul posto ma la volpe non era più presente, la trappola in ferro era ancora disattivata ed era stato “armato” un laccio in acciaio lungo la recinzione, in un punto dove vi era un leggero avvallamento del terreno che permetteva alla fauna selvatica di introdursi nel recinto.
I militari, constatato che non vi era nessuno nelle vicinanze, hanno disarmato il laccio. La situazione appariva chiara ai militari: il laccio era stato sistemato per catturare i predatori che si volevano introdurre nel recinto dove erano allevate galline, piccioni e conigli.
I Carabinieri forestali si sono quindi appostati per osservare il sito e hanno notato avvicinarsi un uomo, che si dirigeva all’interno del recinto e, con fare circospetto, lungo la recinzione, si soffermava nel punto in cui era ubicato il laccio. Dopo pochi istanti si chinava, nel punto esatto in cui era collocato il laccio, armeggiava con le mani, risollevandosi dopo pochi secondi, continuando a ispezionare la recinzione. Nel momento in cui si stava per allontanare, i militari sono intervenuti, appurando che il laccio era stato armato. L’uomo è stato identificato e ha ammesso l’uso del laccio, giustificandosi per le continue predazioni dei suoi animali da cortile da parte dei selvatici, indicando anche il punto in cui era presente la carcassa della volpe che aveva precedentemente catturato.
I carabinieri forestali hanno asportato il laccio (filo di acciaio) e prelevato la carcassa della volpe, sottoposti a sequestro. L’uomo è stato quindi segnalato all’AG per uso di mezzi non consentiti (laccio di acciaio) per la cattura della fauna selvatica, in violazione alla legge sulla caccia, e per aver cagionato la morte, con crudeltà e senza necessità, di una volpe catturata con un laccio in acciaio, secondo l’art. 544 bis del codice penale.