Green Pass, cosa cambia da domani, martedì 1° febbraio? La certificazione verde servirà per accedere a determinate attività o uffici, cambia la validità della sua durata e scattano le sanzioni per gli over 50 inadempienti all'obbligo vaccinale.

Da martedì sarà necessario presentare il proprio QR code, ottenibile con vaccino, tampone o certificato di guarigione, per entrare nei principali uffici ed attività, servizi postali e bancari. I titolari o gestori degli esercizi non sono però obbligati a verificare il possesso del Green pass, ma potranno effettuare controlli a campione.

Il Green Pass non sarà richiesto, secondo quanto individuato nel Dpcm del 21 gennaio dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi, per accedere a servizi e attività che si svolgono, in locali al chiuso, in cinque ambiti: alimentare e prima necessità, sanitario, veterinario, di giustizia e di sicurezza personale. Sarà quindi consentito il libero accesso, ad esempio, nei negozi di generi alimentari e di vendita del cibo per gli animali domestici, nei distributori di carburante, nei negozi di vendita di articoli igienico-sanitari, in farmacie, parafarmacie e ottiche, negli uffici aperti al pubblico delle Forze di polizia. I titolari di questi esercizi dovranno però verificare che i clienti non consumino alimenti e bevande sul posto.

Dal 1° febbraio, inoltre, la durata del Green Pass vaccinale e del Green Pass da guarigione post vaccinazione sarà ulteriormente ridotta da 9 a 6 mesi.

Un ulteriore stretta riguarderà gli over 50 non vaccinati. Per tutti coloro che non saranno in regola con l’obbligo vaccinale, sarà prevista una sanzione di 100 euro una tantum. La sanzione sarà irrogata dall’Agenzia delle Entrate, sulla base degli elenchi dei soggetti inadempienti all'obbligo vaccinale periodicamente predisposti e trasmessi dal Ministero della Salute.

Il successivo step arriverà il 15 febbraio quando a tutti i lavoratori del settore pubblico e privato, a partire dai 50 anni di età, sarà richiesto il green pass rafforzato, fino al 15 giugno 2022.