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Bonus pendolari, in Toscana scatta per 6 linee. L'assessore: 'Urge cambio di passo'

A dicembre 6 linee ferroviarie risultate sotto la soglia di affidabilità. I sindaci: 'La situazione non è sostenibile'

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venerdì 21 gennaio 2022 17:31

Aumentano, rispetto a novembre, le linee ferroviarie per le quali scatta il cosiddetto ‘bonus’ destinato agli abbonati come risarcimento ritardi e soppressioni dei treni. A dicembre sono sei le linee ferroviarie risultate sotto la soglia di affidabilità fissata al 97,25 dal contratto di servizio tra Regione Toscana e Trenitalia.

 

Fra queste c'è anche l’Aretina per la quale il bonus ordinario non era mai scattato e che è una delle linee fondamentali della regione, su cui si spostano ogni giorno migliaia di pendolari. Per le altre cinque, il bonus è più o meno una costante, basti pensare che la linea Siena-Chiusi, nel 2021,  6 mesi su 12 è stata sotto l’indice di affidabilità. Male anche la Siena Grosseto, la Firenze-Empoli-Siena la Faentina e la Val di Sieve.


“Con un livello di criticità del genere – avverte l’assessore ai trasporti Stefano Baccelliè necessario un cambio di passo, una riprogrammazione e una riorganizzazione da parte di Rfi e Trenitalia che salvaguardi di più l’utenza e risolva problemi che ormai direi che sono una costante che va interrotta"


Per Baccelli va ulteriormente potenziato il lavoro della cabina di regia con Rfi e Trenitalia: “Servono risposte, soluzioni. E’ vero che siamo in un momento eccezionale con la pandemia che proprio fra dicembre e gennaio sta toccando le punte massime dei contagi, ma serve riorganizzare e comunicare in tempo utile all’utenza. Certe situazioni non sono più accettabili e mi riferisco in particolare al bacino senese dove queste situazioni vanno avanti da mesi e addirittura peggiorano”.

 

Su sei linee sotto l’indice di affidabilità del servizio, cinque sono diesel, segno che i problemi di materiale rotabile hanno influito molto. Non sono ancora  rientrati in servizio tutti i Minuetto dopo i problemi di usura anomala delle ruote dell'estate scorsa e molti servizi sono stati effettuati con automotrici vecchie e meno performanti. Ci sono stati guasti  ai vetusti locomotori 445. “Una situazione complessiva – continua Baccelli- che va rivista, e che non può continuare a gravare sui cittadini”.

 

Ecco nel dettaglio le linee che sono andate sotto il target di affidabilità: Firenze-Arezzo-Chiusi 96,67%;  Firenze – Borgo S.L – Faenza (via Vaglia) 96,05%, Siena-Chiusi 95,28%; Firenze-Empoli-Siena 96,70%; Firenze-Borgo San Lorenzo (via Pontassieve) 96,41%; Siena- Grosseto 96,86%.

 

La pubblicazione dei dati sui ritardi delle linee ferroviarie della toscana non sorprende il Presidente dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello Stefano Passiatore e il Sindaco di Borgo San Lorenzo, che in Unione ha la delega ai Trasporti, Paolo Omoboni.

 

“Evidentemente – affermano i due Sindaci – il problema dei ritardi che ci ha portato sotto le sedi di RFI e Trenitalia con la manifestazione ‘Faentina: basta scuse’ era reale. Il disagio c’era e continua a esserci, sulle linee ferroviarie del Mugello. Da mesi diciamo che la situazione non è più sostenibile e che le parole non bastano. Oltre ai rimborsi, sacrosanti, ci vogliono interventi per far funzionare le linee”.

 

 
 
 
 
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