In 'Nudi' Cruciani fa un viaggio nel letto degli italiani. 'Firenze? Tra le più scambiste d'Italia'
Intervista a Giuseppe Cruciani, che presenta il suo libro 'Nudi. Il sesso degli italiani' al Forte Belvedere
domenica 18 luglio 2021 13:31
Dai microfoni della radio alle pagine di un libro: finiscono nero su bianco le testimonianze e i racconti degli ascoltatori de La Zanzara (e non solo). Il tema è il sesso, le pagine sono quelle di “Nudi. Il sesso degli italiani" di Giuseppe Cruciani. Ma nel nuovo libro del conduttore della fortunata trasmissione di Radio 24 non ci sono solo i racconti dei suoi ascoltatori. Il libro, edito da La Nave di Teseo, è un vero e proprio viaggio nelle abitudini sessuali degli italiani, le meno raccontate, ma non per questo, parola di Cruciani, meno diffuse.
I fiorentini avranno modo di saperne di più anche oggi pomeriggio, alle 18, quando Giuseppe Cruciani presenterà il libro al Forte Belvedere. Intanto abbiamo fatto due chiacchiere con lui.
Raccontaci questo libro, anche se il titolo è già abbastanza eloquente.
E' un viaggio nei gusti sessuali italiani, quelli più nascosti, meno raccontati in pubblico, quelli che uno direbbe mai, neanche all'amico più intimo. Ci sono anche una serie di interviste sulla sessualità fatte a personaggi vip o presunti tali, che sono passati alla Zanzara in questi anni, è po' una summa di molte cose di cui abbiamo parlato in radio a proposito di sesso, un viaggio nel letto degli italiani.
E che quadro risulta da questo viaggio?
Esce fuori che in Italia i tabù non ci sono più, il sesso non è più un tabù, resta il tabù del libertinismo, della coppia che vive il sesso in modo libertino. Oggi è difficile confessare, anche agli amici, che vivi il sesso in modo aperto, che ti apri ad altre esperienze, o che fai scambismo eccetera, prima il tabù era essere gay, era difficile esternarlo, oggi invece è molto difficile confessare di essere una coppia aperta, perchè sei visto come un mostro, uno sporcaccione, un perverso, che rompe l'ipocrisia di fondo che il sesso si fa solo con la propria compagna, perché di fondo siamo ancora una società monogama.
E' un tabù quindi venire allo scoperto, ma in realtà si tratta di abitudini diffuse...
Si, molto, e anche e soprattutto per volontà esplicita della donna, chiaramente prima non era così.
Nello scrivere questo libro allora non c'è la volontà di scioccare, perché come mi dici, non c'è più niente ormai di scioccante
Lo shock è un punto di vista, è evidente che quando senti parlare di persone comuni che fanno orge o scambismo, o di vedere il proprio uomo che fa sesso con un transessuale o uomini sposati che vanno con transessuali, può essere scioccante, ma in realtà è diventata una cosa comune, non è così strana, è una cosa che riguarda milioni di italiani. Ma la libertà degli istinti subisce uno screditamento pubblico abbastanza sistematico, sia a livello linguistico che di immagine. Confessare una vita sessuale libertina ti scredita a tutti livelli, bisogna nascondere agli altri la propria vita sessuale.
Quindi un libro come questo, oltre a voler dare uno spaccato e un racconto, può provare a normalizzare qualcosa che è già normale per molti
Più che altro a non considerare queste cose come immorali o perverse. Conviene alla coppia godere della sessualità secondo i propri gusti, senza nascondersi, perché anche la coppia può uscirne rafforzata.
Dici che in questo libro potrebbero riconoscersi molte più persone di quante vorrebbero, o potrebbero, ammettere?
Sicuramente. Il tuo collega di lavoro magari va in un locale scambista con la sua compagna a fare un'orgia, è molto più comune di quanto puoi immaginare.
Parlando di critiche, qual è quella che ti viene mossa più spesso nel parlare di questi argomenti?
Che sono argomenti privati, che è come guardare nel buco della serratura, ma la vita privata spesso è anche pubblica, i comportamenti privati diventano pubblici perchè si riversano nel giudizio su quello che fanno gli altri, per cui raccontare aspetti della tua vita privata vuol dire fare un manifesto su come dovrebbe essere la società. Spesso il privato è solo un corollario della vita pubblica, non esiste la vita privata in quanto tale, quando segui dei comportamenti nel privato e in pubblico dici e pensi tutt'altro, allora è un qualcosa che riguarda la vita collettiva.
Spostandoci su Firenze, secondo te come si inserisce in questo panorama?
Firenze è una città molto libertina, scambista, se guardi le statistiche dei siti di scambismo, Firenze insieme a Veneto e Lombardia è sempre tra i primi posti, come numero di coppie presenti sui siti, Firenze è una delle città più scambiste d'italia, su questo non c'è dubbio.
Irene Grossi