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Toscana, 80mila famiglie in emergenza abitativa: il 30% rischia lo sfratto nel 2021

L'allarme dei sindacati. L'assessore regionale Spinelli: “Anche nostra preoccupazione”

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venerdì 02 luglio 2021 09:14

In Toscana si stima che siano 80mila le famiglie in emergenza abitativa e di queste 30% rischiano di avere un’esecuzione con forza pubblica entro la fine del 2021. L’allarme è stato lanciato dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, che con le sigle Sunia, Sicet, Uniat e Unione inquilini.


"Nonostante la gravissima carenza di case popolari ed un mercato dell’affitto privato in cui i canoni di locazione sono ormai da molto tempo incompatibili con i redditi di una parte consistente dell’inquilinato, nessun provvedimento per garantire il passaggio da casa a casa delle famiglie indigenti è all’ordine del giorno del Governo e del Parlamento. Anche in un contesto generale caratterizzato dal progressivo impoverimento dei lavoratori, dalla difficoltà delle periferie dei maggiori centri urbani e da una pandemia non ancora definitivamente risolta, l’esecuzione indiscriminata di questa grande mole di sfratti sarebbe un dramma per migliaia di cittadini ed un colpo durissimo per la coesione sociale", si legge nella nota dei sindacati.

 

"E non si tratta di una narrazione di parte: anche l’Istat ha appena comunicato che vi sono circa 866.000 famiglie povere in affitto che corrispondono ad oltre il 43% di tutte le famiglie povere a fronte di una quota di famiglie in affitto rispetto al totale dei residenti che è soltanto del 18%. Per questo chiediamo a tutte le forze politiche e istituzionali di intervenire per consentire ‘il passaggio da casa a casa’ delle famiglie in difficoltà economica. L’auspicio è che su tutto il territorio toscano siano rimesse nel circolo virtuoso delle assegnazioni, le oltre 3500 case popolari sfitte e che si costituiscano i tavoli Territoriali per l’emergenza abitativa (come previsto dalla legge 2/2019), necessari per coordinare tutti i soggetti che a livello locale si ritroveranno prossimamente coinvolti nella gestione dell’emergenza casa (uffici giudiziari preposti alle esecuzioni, Comuni, enti gestori delle case popolari, organizzazioni sindacali dei proprietari e degli inquilini, enti del terzo settore)".


"Come sottolineato recentemente dalla Corte Costituzionale (sentenza n. 128 del 2021) si tratta del resto dell’unica via praticabile per una gestione organizzata e puntuale dell’emergenza casa. E’ quindi necessario prima di tutto un faticoso lavoro di tracciamento e presa in carico del disagio sociale che si annida sotto l’enorme mole degli sfratti che si sono accumulati nel tempo. Questo nella speranza che poi, una volta usciti da questa delicatissima fase, verranno finalmente riavviate politiche abitative di tipo strutturale per ampliare l’offerta di case popolari e regolamentare il mercato privato delle locazioni ad uso abitativo primario tenendo conto dell’effettiva disponibilità economica delle famiglie".

 

"La difficile situazione creata dalla Pandemia, ha fatto aumentare in Toscana, il numero di famiglie in difficoltà economica: il 70% delle persone sono lavoratori in difficoltà, colpiti dalla emergenza sociale, senza possibilità di risoluzione dal punto di vista abitativo".

 

Anche la Regione condivide la forte preoccupazione espressa dai sindacati, con cui esiste un confronto fattivo che va avanti da diversi mesi – commenta l’assessore al sociale della Toscana, Serena Spinelli – Servono azioni in sinergia con tutti gli attori in campo e da parte nostra c’è la massima disponibilità, come sempre, a lavorare con tutti per monitorare le azioni già messe in campo e le situazioni di emergenza, così come per provare a risolvere quelle situazioni proseguendo nell'azione comune, con l'obiettivo condiviso di far fronte all'emergenza e di garantire il diritto alla casa".

 

Da questo punto di vista la Regione ha deliberato nel 2020 l’assegnazione di 28 milioni di euro in tre anni per ristrutturare gli appartamenti di edilizia residenziale pubblica che hanno bisogno di intervento di manutenzione per poter essere di nuovo riassegnati. Nel 2020 sono stati erogati i primi dieci milioni ed altri 9 saranno ripartiti nel 2021 sulla base del procedere dei lavori.

 

“A giugno – aggiunge Spinelli – abbiamo pubblicato anche l'avviso pubblico rivolto ai Comuni toscani con 8 milioni di contributi per l’acquisto di alloggi che possano essere subito disponibili e assegnabili e vadano ad accrescere il patrimonio di edilizia residenziale pubblica. In parallelo abbiamo attivato una ricognizione del patrimonio edilizio abitativo inutilizzato, per recepire manifestazioni d'interesse alla vendita e valutarne l'acquisizione ai fini di emergenza abitativa". 

 

“Anche come Regione Toscana – conclude Spinelli - al tavolo permanente regionale ne abbiamo sollecitato l’attivazione da parte dei Comuni, perché anche noi riteniamo che possano costituire uno strumento importante".

 

 
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