'No delivery day', sciopero e presidio dei rider a Firenze
La mobilitazione dei ciclofattorini del food delivery
venerdì 26 marzo 2021 16:52
Oggi è “No Delivery Day”. La rete nazionale “riderxidiritti” ha promosso una nuova mobilitazione dei ciclofattorini del food delivery per protestare contro il contratto Assodelivery-Ugl, che, come si legge in una nota di Nidil Cgil, "in questi mesi ha peggiorato ulteriormente le condizioni dei rider, e contro la scelta delle società aderenti ad Assodelivery (Glovo, Deliveroo, Uber Eats) di non adempiere alla disposizione della Procura della Repubblica di Milano, che prevede l’assunzione dei fattorini e l’applicazione delle tutele previste dai contratti nazionali di settore (differentemente da Just Eat che conferma invece l’intenzione di assumere i fattorini)".
A Firenze la mobilitazione è stata promossa da Nidil Cgil, che chiede migliori condizioni di lavoro per i rider: dopo una biciclettata dei ciclofattorini tra le vie del centro, c’è stato un presidio molto partecipato in piazza San Firenze. Al presidio erano presenti esponenti delle istituzioni e hanno preso parola l’assessore comunale Benedetta Albanese, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e l’assessore regionale Alessandra Nardini. Una delegazione di rider col Nidil Cgil ha incontrato, a margine dell’iniziativa, il sindaco di Firenze Dario Nardella.
Ha detto Ilaria Lani di Nidil Cgil: “C’è stata una alta adesione allo sciopero e il servizio di delivery in città è stato in gran parte interrotto: ringraziamo i rider che non si sono tirati indietro, consapevoli delle ricadute negative sul proprio ranking reputazionale. Abbiamo registrato la disponibilità delle istituzioni locali a sostenere questa battaglia: allo studio ci sono strumenti normativi su salute e sicurezza sul lavoro e progetti che possano sostenere le realtà etiche che stanno emergendo. Con la giornata di oggi inoltre chiediamo al governo di riaprire il tavolo nazionale per arrivare a un contratto vero. Rinnoviamo l’appello ai consumatori a non ordinare dalle società Glovo, Deliveroo e Uber Eats”.