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Firenze, nuova stretta anti assembramenti: stop agli alcolici in strada dalle 16

Nardella: 'Contagi in crescita e ospedali sotto pressione, dobbiamo evitare la zona rossa'

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lunedì 08 marzo 2021 18:58

"La situazione in Toscana e a Firenze comincia a farsi via via più seria, il contagio ha ripreso a marciare a ritmi preoccupanti". Sono le parole del sindaco di Firenze Dario Nardella, che in una diretta sui social ha parlato di nuovi provvedimenti restrittivi in città, facendo il punto sulla diffusione del Covid a Firenze e nell'area fiorentina. Provvedimenti che il sindaco aveva già annunciato ieri.

 

"Questa mattina ho riunito l'unità di crisi della Città Metropolitana con gli assessori competenti, la protezione civile, i rappresentanti dell'Asl, la polizia municipale. Su 71 comuni dell'Asl Toscana Centrale, 34 hanno un rapporto di positivi superiore al parametro di 250 ogni 100mila abitanti. L'area fiorentina, il comune e i comunilimitrofi, hanno una situazione migliore, con 135 positivi ogni 100mila abitanti, Firenze sta quindi andando meglio, ma siamo un po' circondati. Crescono i contagi nelle aree intorno, e la situazione è abbastanza seria e non va sottovalutata".

 

Pericolo varianti. "Stanno crescendo i posti letto occupati e per quanto riguarda i tamponi siamo oltre il 10% di positivi sui tamponi effettuati. In tutta la Regione, stando ai dati, abbiamo oltre 20mila persone in isolamento e altre 40mila in quarantena. C'è un aspetto da non sottovalutare riguardo alle varianti, soprattutto quella inglese, particolarmente aggressiva per la contagiosità, il 40% dei positivi della Regione è colpito dalla variante inglese, che colpisce in misura larga i giovani. Non è vero che non genera sintomi, quindi quell'idea alla quale eravamo abituati cioè che i giovani sono a margine del contagio non vale più. Mi rivolgo a voi ragazzi, anche per voi vale la raccomandazione a stare molto attenti, ci sono ragazzi ricoverati con sintomi gravi, anche a Firenze".

 

Preoccupa l'occupazione di posti negli ospedali. "Le zone più colpite sono Pistoia, Prato, e l'empolese e gli ospedali fiorentini sono sotto pressione perchè ospitano anche pazienti delle province circostanti. Nella Toscana Centrale il 25 febbraio c'erano 626 posti letti occupati, in parte degenza ordinarie e in parte terapia intensiva e in parte cure intermedie. Il 7 marzo siamo arrivati a 838 posti letto occupati di cui 69 terapia intensiva. Stiamo saturando i posti letto disponibili andando a comprimere le prestazioni sulle terapie ordinarie, escluse le urgenze e le malattie gravi. In questo modo il sistema non può reggere più di tanto, se consideriamo che ci troviamo di fronte ad una richiesta che aumenta di 200 letti ogni 10 giorni".

 

Assembramenti e controlli: scattano nuove restrizioni. "Abbiamo effettuato numerosissimi controlli nel fine settimana. Le aree critiche sono alcune piazze e aree del centro, e parchi e giardini, dove si violano molte regole, per esempio non viene usata la mascherina, o tenuta abbassata. Ci sono molti casi di assembramenti, che non sono consentiti neanche all'aperto, e si assiste alla consumazione di cibo e bevande nei luoghi pubblici, cosa vietata. Sono state fatte decine di sanzioni. Di fronte al ripetersi di queste situazioni, abbiamo deciso questa mattina di introdurre nuove restrizioni, parlandone anche con prefetto e questore, mercoledì porterò l'ordinanza al comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica".

 

Le nuove restrizioni inizieranno da venerdì: si tratta del divieto di vendita e di asporto di alcolici e superalcolici dalle 16 alle 22 dal venerdì alla domenica, (oltre al divieto di consumo) "perché il consumo di alcolici è la principale causa di assembramenti negli spazi pubblici. Aggiungeremo anche il divieto di stazionamento in alcune aree, divieto che già è applicato all'area di Sant'Ambrogio e limitrofe, e che sarà allargato in piazza Santissima Annunziata, dove si sono verificati casi di assembramenti, piazza della Repubblica e via Pellicceria, e piazza Santo Spirito. Non pretendiamo di risolvere il problema così, ma pensiamo di limitare gli assembramenti. Ci si può divertire si, ma in sicurezza. Se non ci saranno cambiamenti, l'ordinanza sarà applicata venerdì", spiega Nardella.

 

"Sono restrizioni necessarie perchè dobbiamo fare di tutto per evitare di diventare zona rossa".

 

"Parlando dei vaccini, dovrebbero arrivare da qui alle prossime settimane 34 milioni di nuove dosi in Italia, quindi nelle prossime settimane entreremo in una vaccinazione più massiccia. Allo stato attuale usiamo Pfizer, Moderna e Astrazeneca, che sono tra loro diversi ma tutti efficaci e utili. In molte occasioni ho sentito dire che l'Astrazeneca non va bene, ma non è vero. Non si pensi che ci siano vaccini buoni e vaccini cattivi. Non ne arrivano quanti dovrebbero. La struttura del Mandela Forum potrebbe arrivare a 3mila vaccinazioni al giorno ma oggi è ferma a 200. Ci sono state polemiche in merito a presunte vaccinazioni al Mandela ad amici e parenti, di dosi di persone che avevano prenotato ma non si sono presentate, se è vero è un fatto grave e i responsabili saranno sanzionati. A Firenze e area fiorentina siamo a 102mila vaccini, di cui 70mila prime dosi. Se riusciamo ad usare gli hub come il Mandela Forum per vaccinare gli over 80 riusciremo ad accelerare la somministrazione e risparmiare soldi".

 

Il sindaco parla anche delle scuole. "Ho sempre creduto che la scuola sia un aspetto fondamentale del nostro paese, e credo che i giovani abbiano pagato molto. L'Italia è tra i paesi che hanno tenuto le scuole chiuse più a lungo. Io penso che chiudere le scuole sia l'ultima cosa da fare, non può essere la solita scorciatoia da intraprendere, scaricando tutto sui giovani, sui bambini e sulle loro famiglie. Ho parlato a lungo con ragazzi che mi confidano di vivere con sofferenza la didattica a distanza e l'isolamento, e anche l'apprendimento ne risente tantissimo. In questi giorni parte il progetto dei giovani volontari delle superiori, formati dalla protezione civile, che potranno occuparsi di gestire le fasi di ingresso e permanenza nelle adiacenze delle strutture scolastiche. Abbiamo terminato a gennaio gli screening nelle scuole di Firenze, constatando che non è nelle classi che si originano i focolai. Faremo di tutto per scongiurare la chiusura delle scuole, quando e se andremo in zona rossa allora dovremo farlo".

 

 

 

 
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