Firenze, il ritorno di Giuseppe Conte all'Università: 'Dedico la lezione a tutti gli studenti'
La Lectio Magistralis dell'ex premier dal rettorato che ripercorre la pandemia
venerdì 26 febbraio 2021 16:07
"Saluto e do il benvenuto a nome di tutta la comunità accademica a Giuseppe Conte". Sono le parole del Rettore dell'Ateneo fiorentino Luigi Dei per introdurre la lezione di Giuseppe Conte all'Università di Firenze.
Una lezione da remoto, senza pubblico presente, dal titolo "Tutela della salute e salvaguardia dell’economia: lezioni dalla pandemia", che segna il ritorno dell'ex premier all'Università fiorentina, dove tornerà a ricoprire il ruolo di professore di diritto privato.
Un ritorno in cattedra per Conte, dopo il doppio incarico di Presidente del Consiglio dal giugno 2018, che sta tenendo la sua lectio magistralis nell'aula magna del rettorato dell'università in piazza San Marco.
Massiccia la presenza delle forze dell'ordine in zona, anche per la presenza di due contestazioni all'ex premier, del collettivo di Scienze politiche e dei rappresentanti del comitato Priorità alla scuola.
"Lunedì prossimo inizieranno le lezioni della Scuola di Giurisprudenza, e qualla odierna è una sorta di anteprima della attività didattica. Lo facciamo a distanza, per i motivi che sappiamo, con l'asupicio che prima possibile si possa tornare all'università che amiamo, quella nelle aule, piena di interazione umane. Grazie davvero Giuseppe per aver deciso di suggellare il ritorno nella nostra comunità accademica, con l'emblema della nostra attività di formazione, una lezione didattica", afferma il Rettore.
La parola è poi passata a Giuseppe Conte. "Questa giornata segna il mio ritorno nella comunità accademica fiorentina nella quale ho trascorso lughi anni, densi di attività di ricerca e didattica, sempre a contatto con gli studenti, eserienza che mi ha arricchito enormemente. Ho quindi accolto con gioia ed emozione l'invito del Rettore a tenere questa lezione, intitolata 'Tutela della salute e salvaguardia dell'economia: lezioni dalla pandemia', lezione che dedico a tutti gli studenti, con l'auspicio che in questi anni possiate affinare le vostre idee e i vostri progetti di vita per poterne raccogliere presto i frutti. L'emergenza che stiamo vivendo è oggettivamente la sfida più severa che il nostro paese ha vissuto dal dopoguerra. Tutti gli aspetti della nostra vita hanno subito e stanno subendo un profondo sconvolgimento. Ogni decisione del governo ha assunto i connotati di una scelta tragica, con portata diretta sulla vita e la salute dei cittadini".
E' un racconto, quello di Conte, di come il suo governo ha affrontato questo anno di pandemia, e parte dai primi casi italiani, la coppia di turisti cinesi a fine gennaio del 2020 a Roma, fino al primo caso di un cittadio italiano, a Codogno, e i primi focolai.
"Con lo scorrere del tempo, uscendo dall'orizzone della cronaca ed entrando nella condizione dilatata della storia, saranno possibili bilanci esaustivi. Proverò ora a ripercorrere con voi alcuni momenti della pandemia, senza pretese di esaustività, e non intendo entrare in valutazioni di merito sulle decisoni assunte. Voglio sottolinere alcuni passaggi e le modalità di alcune scelte, ricavandone alcune lezioni che proverò a proiettare nella dimensione europea e internazionale. Potrei definirle lezioni a futura memoria, sperando che attraverso i giovani, come diceva Sciascia, la memoria abbia un futuro".