C'erano stati gli appelli di Commisso, Prandelli e tifosi ad una reazione della squadra, e la Fiorentina alla fine riesce a strappare un punto al Franchi contro il Sassuolo. Certo, i viola di Prandelli hanno accettato fin dall'inizio la superiorità dei neroverdi di De Zerbi, formazione più forte tecnicamente e più organizzata di una Fiorentina considerata totalmente allo sbando alla vigilia. Eppure stavolta l'atteggiamento è stato quello di una squadra che non vuole mollare. Che guarda in faccia i propri limiti, e cerca di limitare i danni.

Così al Franchi il Sassuolo mette in campo almeno 25' di gran calcio, con un dominio totale sui viola. Traorè, giocatore ad un passo dai viola qualche anno fa quando era all'Empoli, brucia sul tempo Milenkovic al 13' e infila Dragowski. I neroverdi continuano a macinare gioco, mettendo alle corde la Fiorentina, ma alla mezz'ora esce fuori il talento di Ribery. Prima il francese calcia centralmente dopo un gran dribbling, poi Franck viene atterrato in area da Locatelli e si guadagna il rigore. Dal dischetto al 35' va Vlahovic, che spiazza il portiere e segna il suo secondo gol stagionale.

La Fiorentina riparte bene anche ad inizio ripresa, ma Castrovilli e Venuti non sono precisi in due conclusioni che potevano essere più pericolose. Poi torna fuori il Sassuolo con le sue trame di gioco, ma è la squadra di Prandelli a sfiorare il gol partita ancora con Ribery, che si inventa una giocata pazzesca in mezzo a tre avversari in area e conclude di potenza, ma Consigli devia sulla traversa. Nel finale spazio a qualche brivido in area viola, ma Dragowski se la cava. E la Fiorentina ottiene così un punto, restando comunque quart'ultima a +3 sul Genoa terz'ultimo.