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'Not a Museum', il programma alla Manifattura Tabacchi tra mostre, performance e incontri

Palinsesto autunno-inverno dedicato all'arte contemporanea

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giovedì 10 settembre 2020 19:56

È stato presentato oggi il programma di NAM – Not a Museum – il progetto di arte contemporanea di Manifattura Tabacchi che mette in relazione artisti, scienziati, innovatori contemporanei e pubblico, secondo il principio dell’interdisciplinarità tra le arti e della sperimentazione. La programmazione autunno-inverno 2020-21 si articola in mostre, festival, performance, spazi indipendenti e Residenze d’Artista.

 

“Nonostante la preoccupazione e l’incertezza, qui in Manifattura viviamo un momento entusiasmante – afferma Michelangelo Giombini, responsabile Sviluppo Prodotto. - Nel 2018, dopo diciassette anni di abbandono, abbiamo riaperto Manifattura al pubblico pensando di realizzare un nuovo centro contemporaneo per Firenze: a distanza di due anni l’ex fabbrica si propone come nuovo polo di attrazione culturale con un programma originale proprio, dedicato all’arte e agli artisti, e un nome che è anche un programma. Not A Museum, il non museo di Manifattura Tabacchi. Oggi ci siamo ritrovati e raccogliamo i frutti del lavoro svolto in lockdown: presentare le iniziative di NAM al fianco di istituzioni fiorentine così importanti come il Museo Novecento e Fondazione Palazzo Strozzi ci riempie di orgoglio e ci motiva ulteriormente a portare avanti il programma artistico in parallelo coi lavori di trasformazione di Manifattura, con l’obiettivo di collocarlo in modo permanente all’interno del complesso rigenerato”.

 

Se un museo è uno spazio per l’arte, NAM - Not A Museum è uno spazio per gli artisti, un luogo flessibile che li mette in condizione di esplorare diverse tipologie di collaborazioni e inventare nuove forme d’arte, scrivono gli organizzatori.

Manifattura Tabacchi si propone come centro di sperimentazione del contemporaneo a Firenze attraverso l’attivazione progressiva di un progetto di arte contemporanea sul territorio volto a promuovere le sperimentazioni, la produzione dell’arte e delle discipline scientifiche che si manifesta attraverso l’incontro e la collaborazione, all’interno dei suoi luoghi, tra artisti, curatori, scienziati, architetti, attori indipendenti e istituzionali e si configura come un prototipo della sua destinazione finale negli spazi della Factory, il cuore pulsante di Manifattura che aprirà all’inizio del 2022.

 

“Una programmazione all’insegna di cultura, verde e rigenerazione urbana – afferma l’Assessore all’Urbanistica e ambiente Cecilia Del Re – che conferma il ruolo sempre più vivo della Manifattura Tabacchi nel panorama cittadino. Un percorso che mette al centro il rapporto con tra uomo e natura, a partire dalla tre giorni degli Aria Days di Saraceno, passando poi alla conclusione della trilogia delle Residenze d’Artista con L’armonia e chiudendo con il festival God is Green per interrogarsi sul tema della sostenibilità nella società del futuro. È significativo che proprio questo luogo rinato e rigenerato possa essere al centro della riflessione sul futuro delle nostre città”.

 

“Manifattura Tabacchi si riconferma un’eccellenza cittadina nell’ambito dell’arte contemporanea, un luogo di creatività, sperimentazione e contaminazione. In campo anche quest’anno c’è un’offerta variegata, multidisciplinare, che spazia da mostre a performance, in grado quindi di raggiungere un pubblico composito per età e interessi, un programma che vede sinergie efficaci con altre realtà importanti, dalla collaborazione che si rinnova con la Fondazione Palazzo Strozzi al progetto delle Residenze d’Artista curato dal direttore del museo Novecento Sergio Risaliti e al festival di arti performative Happening! curato da Letizia Renzini. Siamo orgogliosi che questo spazio sia rinato e si sia trasformato in un vero polo del contemporaneo decentrato, a riprova di un’attenzione massima per la promozione di una cultura diffusa, in ogni parte della città”. Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Firenze.

 

Il programma interdisciplinare di NAM - Not A Museum declina la produzione artistica nella ricerca e studio di nuove modalità di interazione tra l’uomo e la natura attraverso la costruzione di una comunità temporanea e in continua evoluzione.

All’interno di questo contesto, si consolida la collaborazione tra Manifattura Tabacchi e Fondazione Palazzo Strozzi, attivata con l’apertura della mostra Tomás Saraceno. Aria che prosegue con gli Aria Days in programma da venerdì 11 a domenica 13 settembre. Tre giornate dedicate ai voli delle grandi sculture aerosolari ideate da Tomás Saraceno come manifesto di una nuova epoca dell’uomo e di una nuova idea di mobilità, libera dall’uso di combustibili fossili. Ogni giorno, dalle ore 11.00 alle 16.00, negli spazi di Manifattura Tabacchi sarà possibile far volare queste sculture come spettacolari aquiloni, in grado di librarsi in aria grazie al calore del Sole.

 

“L’arte di Tomás Saraceno ci fa riflettere su problemi e sfide che segnano la nostra epoca come i cambiamenti climatici, la sostenibilità, il superamento di barriere geografiche e sociali. E in questi mesi, alla luce della situazione che stiamo vivendo, le sue opere ci parlano con una forza anche maggiore della fragilità del nostro mondo e della responsabilità di ognuno nell’interconnessione globale - Sottolinea Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della mostra Tomás Saraceno. Aria - La collaborazione con Manifattura Tabacchi che prosegue con Aria Days diviene un’occasione perfetta per un coinvolgimento diretto del pubblico su questi temi attraverso l’esperienza diretta di una pratica nuova e rivoluzionaria di mobilità e condivisione. Tutto ciò avviene in un luogo esemplare come la Manifattura che negli ultimi due anni si è affermato come un punto di riferimento creativo e sociale per la città, un luogo di sperimentazione e di futuri possibili come direbbe Tomás Saraceno secondo una nuova pratica di condivisione e socialità”.

 

Il 14 settembre parte la terza edizione del programma di Residenze d’Artista, ideato e curato da Sergio Risaliti, realizzato da Manifattura Tabacchi - cuore del progetto sperimentale e multidisciplinare di NAM - che ogni anno accoglie sei giovani artisti in residenza in spazi appositamente recuperati. Dopo La cura (2018-19) e La meraviglia (2019-20), è la volta de L’armonia, intesa come esito finale di ogni processo creativo e spirituale per una possibile riconquista dell’equilibrio natura-uomo, uomo-ambiente, dell’uomo con il fare e il pensare, con il suo io profondo e nelle relazioni con gli altri e i diversi.

Ludovica Anversa (Milano, 1996), Ambra Castagnetti (Genova, 1993), Diana De Luca (Avezzano, 1996), Chiara Gambirasio (Bergamo, 1996), Nicola Ghirardelli (Como, 1994) e Max Mondini (Parma, 1990) sono i protagonisti di questa edizione, la cui sperimentazione spazieraÌ€ tra fotografia, pittura, disegno, scultura, installazioni e video​. Il programma formativo offre a questi artisti di nuova generazione la possibilità di interagire con artisti e curatori attivi sulla scena nazionale e internazionale dell’arte contemporanea, attraverso incontri e workshop dedicati. Tra gli ospiti di questa edizione: Francesca Banchelli, Cesare Viel, Rebecca Moccia, Marinella Senatore, Masbedo e Patrick Tuttofuoco, Cristiana Perrella, Paola Nicolin, Gaspare Luigi Marcone e Paola Ugolini. Come ogni anno, i lavori realizzati dagli artisti nel corso della Residenza confluiranno all’interno di una mostra finale, prevista a gennaio 2021e di un catalogo edito da Manifattura Tabacchi.

 

“Un progetto di formazione e crescita artistica che eÌ€ una delle grandi novitaÌ€ culturali della cittaÌ€ di Firenze, non a caso proposto in questo luogo che sta rinascendo nel senso della creativitaÌ€ e della sperimentazione, dell'interdisciplinaritaÌ€ e dell'innovazione - commenta Sergio Risaliti, Direttore del Museo Novecento di Firenze e curatore delle Residenze d’Artista di Manifattura Tabacchi - Un modello di proficui scambi tra mecenati e artisti, maestri e allievi, arti maggiori e minori, belle arti e artigianato, scienza e creativitaÌ€, tecnologia e fantasia, pratiche materiali e spirituali”.

 

Dal 25 settembre al 4 ottobre debutta Happening! Il festival di arti performative ideato e a cura di Letizia Renzini, realizzato e prodotto da NAM – Not A Museum. Il festival indaga la relazione tra performing arts e performance attraverso installazioni, concerti, suoni, mostre e tutte le loro possibili intersezioni, in un dialogo continuo con gli spazi che li accolgono.

 

Dal 9 all’11 ottobre è la volta di God is Green, il festival ideato e prodotto da Manifattura Tabacchi dedicato alla sostenibilità e al futuro. SUPERCATASTROFE – Quali storie per la fine del mondo è il titolo della terza edizione a cura di NERO, che coinvolgerà gli esponenti tra i più interessanti di quella fitta rete di autori, artisti, pensatori, attivisti e operatori culturali che anche in Italia ha cominciato a riflettere in maniera originale sull’era attuale, quella dell’Antropocene: il collettivo Parasite 2.0, il festival Terraforma, l’esperimento di narrazione collettiva Medusa, la collana editoriale Not, l’artista Andreco e le studiose Miriam Tola, Federica Timeto e Clara Ciccioni.

 

Dal 9 novembre al 9 dicembre si terrà Resisting the Trouble - Moving Images in Times of Crisis a cura di Leonardo Bigazzi, mostra prodotta dallo Schermo dell’arte e NAM – Not A Museum nell’ambito della IX edizione di VISIO. European Programme on Artists’ Moving Images. Il progetto espositivo presenta dodici film e video installazioni che riflettono sulle domande più urgenti generate dall’attuale condizione di crisi mondiale, proponendo delle visioni alternative per ripensare il presente e immaginare il futuro.

 

Dal 12 al 13 dicembre, torna LUCIA La Radio al Cinema, un festival curato da Radio Papesse e dedicato all'ascolto di opere radiofoniche e podcast italiani e internazionali. Alla sua seconda edizione, LUCIA conferma il suo viaggio nell'universo dell'audiocraft e dilata i suoi confini, dalla Manifattura Tabacchi alla radio e al web.

 

Il 19 dicembre il gruppo teatrale Sotterraneo presenta una serata multidisciplinare: opere, installazioni e incontri preparatori per la produzione dello spettacolo, con lo scopo di aprire la propria ricerca a diverse forme di incontro col pubblico.

 

Accanto alla programmazione di NAM, continua l’attività di Toast Project Space, ex gabbiotto della portineria di Manifattura Tabacchi, ora spazio indipendente aperto al confronto e alla sperimentazione delle pratiche artistiche contemporanee, dove ogni due mesi un artista è invitato a realizzare un progetto site-specific. Il prossimo appuntamento è il 16 settembre con Habitat, mostra personale di Namsal Siedlecki.

 

Nel segno dell’ibridazione tra le arti e le scienze che connota la comunità creativa residente in Manifattura, si colloca infine la presentazione del nuovo libro del Prof. Stefano Mancuso edito da Laterza, La pianta del mondo (sabato 19 settembre, spazio FESTA, Manifattura Tabacchi).

 

(foto di Giovanni Savi, da comunicato)

 

 
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