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Pedopornografia online, 9 denunce. Rinvenuti immagini e video con il coinvolgimento di bambini

L'operazione 'Summer No Like' della polizia postale

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sabato 01 agosto 2020 09:24

Contrasto alla pedopornografia online con l'operazione "Summer No Like". La Polizia Postale, coordinata dal Procuratore Aggiunto della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, dott. Luca Tescaroli, ha portato a termine un'attività d’indagine con la denuncia di 9 persone, per i reati di divulgazione, cessione, detenzione di materiale pedopornografico e per istigazione a delinquere aggravata.

 

L’attività d’indagine, come riporta una nota della postale, ha avuto origine dall’analisi eseguita sul telefono cellulare di un soggetto perquisito per fatti analoghi su cui sono stati rinvenute chat, immagini e video a carattere pedopornografico, con il coinvolgimento anche di bambini in tenerissima età.

 

Al termine dell’attività d’indagine, condotta sui principali social network, la Polizia Postale di Firenze ha identificato i soggetti che a vario titolo detenevano o scambiavano immagini e video pedopornografici per i quali il Procuratore Aggiunto dott. Luca Tescaroli ha emesso i decreti di perquisizione a carico degli indagati, permettendo di bloccare la diffusione progressiva dei partecipanti al gruppo.

 

Gli stessi nella chat si scambiavano consigli su come eludere le attività d’indagini della Polizia Postale e, come si legge nella nota, erano attivissimi e avidi di entrare in possesso di immagini e video pedopornografiche sempre più cruente con neonati, bambini e adolescenti.

 

Alcuni commenti erano del seguente tenore “ho preso il tuo nr dal gruppo”, “ c’è un sacco di gente nuova e non, nel gruppo”, “che video hai?", "avranno 12 anni, la più piccola ne ha 5 tipo”, “Manda tutti i video pedo che hai”. Le perquisizioni, coordinate dal Centro protezione dei minori del Servizio Polizia Postale di Roma, sono state eseguite in Toscana, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Sicilia.

 

Il più “anziano” del gruppo ha compiuto da poco 55 anni, il più giovane ne ha 19. Sono stati sequestrati decine di telefonini e computer, dalla cui perquisizione informatica sono emersi importanti riscontri, sia in ordine al possesso ed allo scambio di materiale pedopornografico, sia in ordine all’appartenenza ai vari gruppi sui social utilizzati per la cessione del predetto materiale.

 

Sono in corso, da parte degli esperti della Polizia Postale, approfondite analisi di tutti i supporti sequestrati al fine di acquisire le prove informatiche e verificare il coinvolgimento di altri soggetti, nonché l’ambito di diffusione del fenomeno. E proprio analizzando il telefono di uno dei perquisiti è emerso la presenza di canali Telegram dove, per accedere ai contenuti pedopornografici, è necessario preliminarmente pagare 15 euro a canale per essere ammessi.

 

Immagine di repertorio

 

 

 

 
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