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Firenze, riaprono le porte ai visitatori il Museo Archeologico nazionale e Villa Corsini a Castello

Si tratta del più grande museo archeologico d'Italia a nord di Roma

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mercoledì 24 giugno 2020 18:26

Si aggiungono nuovi luoghi al piano di riapertura graduale dei 49 musei e luoghi della cultura della Direzione regionale musei della Toscana, che procede nel rispetto di tutte le norme di sicurezza previste per i visitatori, il personale, gli ambienti e le opere, in linea con le indicazioni del Comitato tecnico scientifico nazionale e della Direzione Generale Musei del Mibact.

 

Dal 25 giugno riaprono le porte ai visitatori il Museo Archeologico nazionale di Firenze e Villa Corsini a Castello.

 

Il Museo Archeologico nazionale di Firenze, il più grande museo archeologico d'Italia a nord di Roma, conserva un'importante raccolta di reperti etruschi provenienti dalla Toscana, dall'Umbria e dell’Alto Lazio e vanta la più grande e importante raccolta di arte egizia in Italia dopo quella del Museo Egizio di Torino. Le raccolte del Museo sono fra le più prestigiose del mondo: tra i vertici si segnalano il Vaso François del 570 a.C. circa capolavoro della ceramografia greca, uno dei più grandi crateri a volute attici a noi pervenuto, decorato con duecentosettanta figure mitologiche; le celebri sculture di bronzo della Chimera di Arezzo, mostro mitologico dal corpo multiforme con testa di leone, capra e coda di serpente (ca. 400 a.C.), l’Arringatore (150-100 a.C.), la Minerva di Arezzo (300-280 a.C.) e l’Idolino di Pesaro (ca. 30 a.C.). 

 

In questa prima fase saranno aperte la sezione topografica etrusca, la sezione delle sculture etrusche in bronzo e pietra, la sezione egizia e con ingressi contingentati anche il Monetiere una delle raccolte pubbliche di monete più grandi d'Italia con un tesoretto di splendidi fiorini d'oro 24 carati, le monete coniate da Firenze a partire dal 1252, che raffigurano su un lato il giglio (il fiore della città, da cui fiorino) e sull'altra il protettore S. Giovanni.

 

Villa Corsini a Castello come la Villa medicea della Petraia, fu in origine proprietà di Palla Strozzi che la cedette alla famiglia Rinieri nella prima metà del Quattrocento. I Rinieri commissionarono i primi lavori di modifica e di ampliamento del palazzo affidando il progetto del giardino a Niccolò Tribolo che lo trasformò in un giardino all’Italiana, come il vicino Giardino della Villa medicea di Castello, dotato di statue, giochi d’acqua e aiuole geometriche. Alla fine del Seicento, dopo vari passaggi di proprietà, la Villa fu acquistata dalla Famiglia Corsini, da cui deriva il nome.

 

Oggi la villa ospita una pregevolissima raccolta di sculture etrusche e romane, statue e iscrizioni, provenienti in prevalenza dalle collezioni medicee e lorenesi del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, tra cui la statua in porfido dell’imperatore Adriano, unica nel suo genere, e quella della Peplophoros da palazzo Cepparello, splendida replica d’età romana da un originale greco del V sec. a.C. L’esposizione completa e integra la visita al Museo Archeologico Nazionale di Firenze del quale rappresenta il deposito musealizzato, una vera e propria  sezione distaccata della scultura antica.​

 

 

 
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