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Turismo, il 51% degli italiani andrà in vacanza. Toscana tra le mete preferite

Solo il 5,5% però ha già prenotato

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sabato 13 giugno 2020 16:55

Poco più della metà degli italiani (51%) ha deciso di andare in vacanza nei prossimi mesi anche se solo il 5,5% ha già prenotato. Sul versante opposto, sono 25 milioni gli italiani che hanno scelto di non partire (49%), dei quali quasi 8 milioni per impossibilità economiche (15,3%) principalmente tra le categorie dei lavoratori autonomi (21,4%) in misura doppia rispetto ai lavoratori dipendenti (12,7%). La Toscana, insieme a Sicilia e Puglia, si colloca sul podio delle destinazioni più gettonate da chi ha dichiarato di trascorrere una vacanza in Italia (92,3%). È quanto emerge da un’indagine realizzata da Demoskopika che ha coinvolto un campione di 1.539 cittadini intervistati tra il 18 e il 25 maggio scorsi.

 

Appena il 7,8%, al contrario, ha in programma un viaggio fuori dai confini nazionali. Il lockdown psicologico da post epidemia sanitaria ha inciso sui consumi turistici degli italiani. Ben 4 su 10 optano per soluzioni ricettive ritenute “più sicure": appartamento preso in affitto (18,9%), casa di proprietà della famiglia (17,4%) oppure ospite di parenti o amici (5,2%).

 

«Il turista post Covid-19 – dichiara il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio - ha voglia di villeggiare quasi esclusivamente in Italia e in totale sicurezza. L’epidemia sanitaria non poteva non ripercuotersi inevitabilmente anche sui consumi turistici. In questo quadro, saranno premiate quelle destinazioni turistiche che meglio sapranno interpretare i desiderata del mercato autoctono».

 

Quali sono le azioni prioritarie affinché un turista possa sentirsi rassicurato e al sicuro in vacanza? Gli italiani sembrano non avere alcun dubbio. Due le principali modalità di risposta individuate: il 48,7% ritiene sia fondamentale “vigilare sull’osservazione delle norme di distanziamento sociale e sull’uso delle mascherine” mentre il 43,3% ritiene indispensabile “regolare l’afflusso di turisti per evitare assembramenti”. Rilevante anche la percentuale di casi, 33,3%, che si sentirebbe rassicurato se si garantisse “l’osservanza del distanziamento sociale durante la fruizione dell’offerta culturale” o si organizzasse adeguatamente “il distanziamento sociale e una corretta sanificazione degli ambienti" (28,3%). E, ancora, per il 15,8% del campione interpellato risulta proficuo “fornire adeguate informazioni sulle misure di protezione sanitaria” oltre ad “assicurare ai visitatori strutture sanitarie efficienti in grado di prestare soccorso in caso di bisogno” (9,4%) e a “intensificare le misure di distanziamento sociale e di sicurezza sanitaria sui mezzi di trasporto pubblico” (5,0%).

 

Quasi 26 milioni di italiani hanno scelto di andare in vacanza nei prossimi mesi: il 23,6% sta pensando di programmare una vacanza per i prossimi mesi, il 21,9% ha deciso di partire anche se manifesta ancora qualche indecisione mentre solo il 5,5% ha già prenotato la villeggiatura. Prevale la vacanza “nazionalista”: il 92,3% degli italiani pronti a “fare le valigie” la trascorreranno nel Belpaese. Sul versante opposto, appena il 7,8% ha in programma una meta europea (6,5%) o internazionale (1,3%). Periodo e tipologia della vacanza, inoltre, all’insegna della tradizione. Oltre 7 italiani su 10, infatti, concentreranno la loro villeggiatura nel mese di luglio (30,5%) e, soprattutto, in agosto (41,5%); significativo anche chi ha indicato i giorni di settembre con il 20,9%. Ben 6 italiani su 10 si affideranno alla tradizione optando di trascorrere la vacanza al mare (59,2%), preceduta dalla scelta della montagna (17,4%), delle città d’arte e dei borghi (13,2%). A seguire le rimanenti modalità di risposta: campagna e agriturismo (4,7%), terme e benessere (2,0%), lago (1,9%) e altro (1,6%).

 

Le vacanze saranno, inoltre, preferibilmente “familiari”. Ben l’84,5% del campione interpellato, infatti, non ha dubbi: andrà in vacanza con il partner (45,8%) o con altri componenti del nucleo familiare (39,1%). E, ancora, a villeggiare in gruppo con amici, ha risposto il 10,6% dei “vacanzieri” mentre i “solitari” rappresenterebbero appena il 4,5 del campione. Ma quanto durerà la vacanza? Circa 7 o 8 giorni secondo la maggior parte dei casi rilevati (37,3%) immediatamente seguita da un periodo di due settimane (26,7%). Meno rilevanti le rimanenti risposte sulla pianificazione temporale della villeggiatura: più di due settimane (19,2%), meno di una settimana (12,3%) e, infine, fare spostamenti solo nel fine settimana (4,5%).

 

Oltre il 40% degli italiani non utilizzerà il sistema ricettivo alberghiero o extra-alberghiero. Per l’anno in corso, in particolare, le scelte ricadranno principalmente su case prese in affitto (18,9%) o di proprietà della famiglia (17,4%) non rifiutando, per chi ne ha l’opportunità, di essere ospitato da parenti o amici (5,2%).

Resta, ad ogni modo, più che rilevante la fetta dei vacanzieri che non rinuncia all’albergo (27,6%), al villaggio turistico (7,6%) per il comparto alberghiero o, in alternativa, al sistema extra-alberghiero con in testa i bed & breakfast (12,8%) seguiti dall’agriturismo (4,8%) e dalla scelta del campeggio (4,2%).

 

Sarà principalmente il Sud a trainare la ripresa del settore turistico italiano. Sul podio delle mete turistiche più ricercate dagli italiani per i prossimi mesi si posizionano, infatti, due destinazioni del Mezzogiorno a forte trazione balneare, Sicilia e Puglia che hanno totalizzato rispettivamente il 12,7% e l’11,0%. Tra loro si colloca la Toscana che si guadagna la “medaglia d’argento” avendo raccolto l’11,9% delle preferenze dei turisti italiani. Decisamente rilevanti anche le indicazioni espresse per altre quattro destinazioni turistiche: Trentino-Alto Adige (8,3%), Calabria (8,1%), Emilia-Romagna (6,3%) e Sardegna (6,2%). Seguono , in un’area di appeal intermedio, Liguria (4,3%), Campania (4,0%), Veneto (3,9%), Abruzzo (3,6%), Lombardia (3,4%), Marche (3,3%) e Piemonte (3,3%). A chiudere la classifica delle preferenze degli italiani le rimanenti destinazioni turistiche: Lazio e Valle d’Aosta (2,3%), Umbria (1,9%), Basilicata (1,5%), Friuli Venezia Giulia (1,1%) e Molise (0,4%).

 

Il 49% degli italiani ha rinunciato alle vacanze per i prossimi mesi. I motivi? In primo luogo – emerge dall’indagine realizzata da Demoskopika per il Comune di Siena – perché “pur volendo”, i cittadini hanno ancora timore a viaggiare (24,9%). E, ancora, l’8,7% del campione intervistato ha “già rinunciato, al di là del Coronavirus”. Colpisce, inoltre, il 15,3% del campione intervistato che non ha programmato la villeggiatura con la famiglia dichiarando di “non avere le possibilità economiche”. Si tratta, in altri termini, di quasi 8 milioni di italiani rinunciatari per “cause di forza maggiore” principalmente tra le categorie dei lavoratori autonomi (21,4%) in misura doppia rispetto ai lavoratori dipendenti (12,7%). Tra le categorie più “sofferenti” figurano gli artigiani, i commercianti, i disoccupati e gli operai, chi ha dichiarato un titolo di studio basso e, infine - come era prevedibile - chi possiede un reddito basso (19%), rispetto a chi ha palesato una condizione economica decisamente migliore (5,3%).

 

 
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