Primavera in Toscana con poche piogge: rischio siccità?
I dati del consorzio LaMMA
sabato 09 maggio 2020 09:28
Precipitazioni piuttosto scarse e distribuite in maniera molto irregolare sul territorio della Toscana nei primi mesi del 2020.
Al 30 aprile mancherebbe quasi un quarto delle precipitazioni attese (-23%), fa sapere il consorzio LaMMA, Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale per lo sviluppo sostenibile. Questa mancanza sarebbe dovuta in gran parte ai mesi di aprile (-48%) e febbraio (-31%); più contenuto, ma sempre significativo, il deficit di gennaio (-22%), mentre a marzo si è osservato un leggero surplus (+9%).
Le piogge sarebbero risultate molto eterogenee: nei primi quattro mesi del 2020 si sono notate forti differenze tra le aree settentrionali e meridionali della regione: mentre sul Nord, nelle provincie di Lucca, Massa-Carrara e Pistoia, il deficit è relativamente contenuto (-8%), sulle province meridionali di Siena e Grosseto le aree in giallo più scuro indicano un deficit più marcato (-46%). Le aree centrali si pongono a metà strada tra le due zone citate con un deficit di poco superiore al 20%, sebbene con differenze significative tra le province costiere di Pisa e Livorno (-26%), e quelle dell’interno di Firenze, Prato e Arezzo (-19%).
Si può parlare di carenza idrica? LaMMA in questo senso allarga l’indagine anche agli ultimi due mesi del 2019, in modo da avere un quadro completo sull’intero semestre.
Osservando le anomalie di precipitazione dal 1° novembre 2019 al 30 aprile 2020 emerge il quadro di una regione caratterizzata da un moderato surplus, in gran parte dovuto ad un mese di novembre eccezionalmente piovoso, +166% a scala regionale.
La disponibilità idrica regionale può essere riassunta attraverso l’utilizzo dell’indice SPI (Standardized Precipitation Index) che fornisce un’indicazione della carenza, o del surplus idrico in una determinata zona su diverse scale temporali. Analizzando la situazione dell’ultimo semestre è possibile osservare, coerentemente con le anomalie di pioggia, una prevalenza di aree ad “umidità lieve o moderata”, quindi con buona disponibilità idrica. La situazione cambia drasticamente restringendo l’analisi agli ultimi 3 mesi, dove la persistente mancanza di precipitazioni ha portato le province centro-meridionali verso condizioni di siccità moderata o localmente severa.
Questi dati risultano piuttosto preoccupanti, in vista dell’estate, rende noto LaMMA, soprattutto se maggio non fornirà un adeguato contributo in termini di precipitazioni.
Immagine di repertorio