Fiorentina, si presenta Boateng: 'Prendo la '10', voglio aiutare i giovani e far divertire'
Il nuovo acquisto viola è tornato insieme a Melissa Satta: 'Prima ero pazzo, ora sono maturo'. Ieri parola a Badelj: 'Sono tornato, anche per Astori. Riconquisterò i tifosi'
martedì 06 agosto 2019 18:58
Grandi sorrisi, grande determinazione. Kevin Prince Boateng si presenta in maglia viola con la sicurezza di chi, a 32 anni, vuole prendere per mano una squadra in costruzione per obiettivi importanti. Rientrato dal prestito di sei mesi al Barcellona, il ghanese ex Milan arriva dal Sassuolo. "Pradè mi ha chiamato molte volte, mi ha convinto a venire qui. Mi è piaciuto il lato umano. Poi ci sono tanti giovani da far crescere e questa è una motivazione importante per me: ci sono 3-4 giovani veramente forti. Io li voglio aiutare. Ma voglio anche fare bene io, voglio lasciare qualcosa di buono qui, dato che a 32 anni so che sto per finire la carriera. Voglio far vedere qualcosa ai miei figli che mi guardano. Voglio divertirmi e far divertire”.
"Kevin-Prince Boateng può rappresentare quello che è Firenze: il bello. E’ bello in tutto e lui mi piace, è bella la moglie ed è bello il figlio (ride ndr). E’ un giocatore forte e duttile, che è diventato maturo, un uomo. Avevo dei dubbi su di lui in passato ma ora non ci sono più. In tantissimi anni che lo avrei voluto come calciatore, tutti quei dubbi non ci sono più", ha detto il ds Pradè in fase di presentazione. Proprio l'orgoglio e l'identità con la città di Firenze sono alcuni valori che la nuova proprietà sta cercando per la nuova Fiorentina. E gli abbonamenti, con il mercato che ancora deve sbloccarsi del tutto, sono già oltre 16 mila.
"Ho fatto una bella esperienza a Barcellona giocando con i più forti del mondo, però non ho avuto molta soddisfazione", continua Boateng. "Ho la fiducia dell’allenatore e della società e voglio far divertire i tifosi, la squadra ma soprattutto me stesso. Speriamo di poter festeggiare tutti insieme”.
Decisivo è stato anche il lato sentimentale, nella scelta di Boateng. Rimasto in Italia per stare vicino alla moglie Melissa Satta e al figlio. E non a caso, dopo mesi di crisi, negli ultimi giorni è arrivato un deciso riavvicinamento: una foto insieme sui social, e un bacio che lascia poche interpretazioni. Così, anche l'ex velina è attesa presto al Franchi. "C’erano club interessati in Germania, dopo mi hanno chiamato Commisso, Joe Barone e Pradè, mi hanno convinto con parole importanti. Certamente ho fatto questa scelta anche per la mia famiglia. Io amo l’Italia, mi piace mangiare e mi hanno detto che qui si mangia bene”, ha aggiunto ridendo Boateng.
Poi ancora: "Chiesa è veramente fortissimo, non so chi può fermarlo. Sono contento che rimanga, ti può svoltare la stagione. La maglia? Prenderò la numero 10. Ho personalità e voglio responsabilità. Vlahovic è fortissimo, in alcune giocate mi ricorda Ibrahimovic. Può diventare un giocatore importante, deve capirlo anche lui e lo tengo sott'occhio". Sulla maturazione: "Con l’età ho capito cosa serve per essere professionista. Prima quando ero giovane ero un pazzo, andavo in giro e facevo le feste. Oggi certamente non lo faccio più. I giovani devono festeggiare ma con la testa giusta”.
Ieri, invece, è stato il giorno di Milan Badelj, presentato un po' a sorpresa: andato via un anno fa a parametro zero, è tornato in prestito con diritto di riscatto. Un'operazione particolare, specie per un ex capitano (che aveva ereditato la fascia da Astori). "Sì, sono qui anche per Davide", ha detto ieri il croato, che dopo la tragedia del 4 marzo era stato il leader in campo e fuori della squadra di Pioli, con quella lettera da lacrime letta ai funerali in Santa Croce. "Ma sarebbe riduttivo dire che sono tornato solo per questo. Pradè mi ha chiamato da giorni, una parte di me non se n'era mai andata da qui. Un anno fa la società non fece il massimo per tenermi, ma l'offerta di rinnovo c'era: la scelta è stata mia. Ed è stata per ambizioni sportive, non per motivi economici". Badelj, per tornare in viola, si è anche ridotto l'ingaggio percepito alla Lazio: "Per fortuna guadagniamo bene, mio figlio mangerà lo stesso", ha scherzato il centrocampista. "Voglio riconquistare i tifosi, è normale che alcuni siano scettici per il mio ritorno. E sogno di vincere un trofeo".
Un trofeo che è il pallino anche di Rocco Commisso: "Non ci siamo dati obiettivi sportivi, la nostra intenzione è ripartire da una squadra che gioca bene a calcio, da una squadra che riporta entusiasmo e che è competitiva. Commisso ha voglia di alzare un trofeo, dobbiamo dargli questa soddisfazione in un tempo che non sia molto lungo", ha detto Pradè. "Con Barone lavoriamo in totale condivisione. Badelj è il mio acquisto più importante: ci darà quello che noi vogliamo far sentire ai nostri tifosi, ossia il senso d'appartenenza".
(foto di Fiorentina.it)