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Firenze, cresce il Laboratorio Galenico di Santa Maria Nuova: 40mila gr di cannabis in un anno

Il Laboratorio diventa più grande per accogliere l'incremento di pazienti

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martedì 29 gennaio 2019 16:55

Cresce il Laboratorio Galenico dell'ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze. Il laboratorio è diventato più grande per accogliere il crescente incremento dei pazienti in trattamento. I nuovi spazi sono stati inaugurati stamattina dall’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi e dall’assessore al welfare e sanità del Comune di Firenze Sara Funaro alla presenza dei direttori generale Paolo Morello Marchese e sanitario Emanuele Gori.

 

Diretto dalla dottoressa Irene Ruffino il Laboratorio, che svolge la propria attività nell’ambito del dipartimento del farmaco di cui è direttore la dottoressa Teresa Brocca, oggi segue  mille pazienti con un aumento della produzione di medicamenti del 70% (nel 2017 era del 50%). Il Laboratorio Galenico fiorentino garantisce le terapie per tutta l’area vasta centro: l’area fiorentina compresa l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi e i territori di Empoli, Prato e Pistoia.

 

Trasferendo i servizi amministrativi in altri locali sono stati realizzati nuovi ambienti, in particolare dedicati all’accoglienza dei pazienti, e gli spazi ora disponibili rendono anche più funzionale l’attività svolta dagli operatori, come riporta una nota dell'Ausl Toscana Centro. I lavori hanno visto un investimento complessivo di 120mila euro.

 

“Il laboratorio Galenico è un’eccellenza per il nostro sistema sanitario regionale e con la produzione di terapie a base di cannabinoidi si chiude il ciclo di investimenti avviati con l’approvazione della legge 18/2012 sull’uso della cannabis per scopo terapeutico-afferma Saccardi- ora il nostro obiettivo è incrementare la produzione da parte dello stabilimento chimico militare di Firenze, per diminuire le importazioni dall’estero.”

 

Nei due laboratori lo scorso anno sono stati utilizzati 40.000 grammi di cannabis, allestite 80.000 cartine e 200 litri di olio, con 10.000 accessi da parte dei pazienti per il ritiro della propria terapia. I medicamenti, spiega l'Ausl, sono destinati ad aiutare le persone a soffrire meno, a sedare dolori di varia natura (dolori oncologici, refrattari alla morfina, dolori cronici di origine neurologica resistenti sia ai farmaci che agli oppiacei, spasticità secondarie). Sono oggi sempre più numerosi i pazienti affetti da gravi malattie neurologiche, oncologiche, croniche, pazienti con la SLA (sclerosi laterale amiotrofica), affetti da malattie rare, dalla sindrome di Gilles de la Tourette o ricoverati nell’unità spinale, di Careggi che hanno trovato sollievo nei preparati galenici a base di cannabinoidi. I pazienti sono inviati al Laboratorio Galenico dagli specialisti che redigono solitamente un piano terapeutico trimestrale.  

 

“Le preparazioni allestite per l’impiego clinico sono soggette a ben sette livelli di controllo – spiega la dottoressa Brocca- e a monitoraggi continui per garantire la massima qualità delle terapie e la sicurezza dei pazienti”.

 

L’attività di “Spezieria”al Santa Maria Nuova ha un’antica tradizione: nasce nel 1288, praticamente insieme all’Ospedale.

 

“E io sono orgogliosa di averla ereditata” –ha dichiarato Ruffino-, che da una ventina di anni si dedica all’attività galenica con grande passione e tanta dedizione per i pazienti che lasciano sempre un messaggio di ringraziamento per come sono stati curati ed accompagnati”.

 

 

 
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