Riciclaggio e abusiva attività finanziaria a Firenze, 23 persone indagate
Due 'banche' abusive con 'sportelli' in esercizi commerciali del centro storico di Firenze
martedì 23 ottobre 2018 12:29
Maxi operazione di polizia giudiziaria. Dalla prime ore di questa mattina, martedì 23 ottobre, oltre 130 militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Firenze sono impegnati in una vasta operazione per l’esecuzione di numerose misure cautelari disposte dall’Autorità giudiziaria fiorentina.
Quattordici le persone, appartenenti a due gruppi criminali, destinatarie delle ordinanze: 7 di custodia cautelare in carcere, 2 agli arresti domiciliari e 5 ai quali è stato prescritto l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
All’origine dell’operazione, rende noto la Guardia di Finanza in un comunicato, reati di esercizio abusivo dell'attività finanziaria con carattere transnazionale e riciclaggio di denaro di provenienza illecita, derivante in particolare da delitti di spaccio di stupefacenti.
Le investigazioni delle fiamme gialle fiorentine hanno permesso di rilevare l'esistenza di due "banche" abusive con “sportelli” presso esercizi commerciali del centro storico di Firenze: la prima era gestita da due fratelli, più un sodale, e la seconda da altri tre soggetti, tutti di origine marocchina. I gruppi, tra il 2017 e il 2018, sono stati in grado di trasferire illecitamente circa 5 milioni di euro, di origine delittuosa, tra l’Italia e il Marocco.
I servizi finanziari, oltre che presso i due “sportelli” del Centro storico di Firenze, potevano essere ottenuti anche altrove: le indagini hanno accertato che alcune operazioni “bancarie” si svolgevano presso punti di ritrovo nei quartieri cittadini di Campo di Marte e Gavinana-Galluzzo.
Il tutto era eseguito senza impiegare i canali del sistema bancario e finanziario di trasferimento, ma avvalendosi di altri sistemi di comunicazione: utilizzando Whatsapp, ad esempio, bastava inviare la foto di un’“attestazione” della somma di denaro che doveva essere consegnata al beneficiario in Marocco e i funzionari delle “filiali” nord-africane del particolare “istituto di credito” provvedevano a consegnare al destinatario il “bonifico” a suo favore effettuato dall’Italia. I gruppi criminali trattenevano tuttavia commissioni che raggiungevano frequentemente una percentuale pari al 20% dell’importo trasferito.
Contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari, sono in corso 36 perquisizioni domiciliari-locali nelle province di Firenze, Brescia, Massa Carrara e Lucca.
Sono state indagate complessivamente 23 persone residenti, oltre che a Firenze, nei comuni di Fucecchio, Sesto Fiorentino, Signa, Figline Valdarno, San Casciano Val di Pesa, Massarosa, Massa e Desenzano del Garda.