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Giornata mondiale senza tabacco, Ispro: ‘Necessario proteggere i bambini dal fumo passivo in casa’

Il dottor Giuseppe Gorini: 'Diritto dei bambini a vivere in un ambiente pulito e sano'

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venerdì 30 maggio 2025 19:59

Lotta al fumo, anche a quello passivo. In occasione della Giornata mondiale senza tabacco che si celebra domani, sabato 31 maggio, l’Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica di Firenze punta l’attenzione sulla necessità di proteggere i bambini dall’esposizione al fumo passivo in casa.

 

Negli ultimi 20 anni ISPRO con i suoi ricercatori ha sviluppato dei progetti europei sull'esposizione a fumo passivo prima e dopo i divieti che dal 2004 sono stati implementati in tutti gli stati dell’Unione Europea, in una sorta di epidemia "virtuosa". L'Italia con l'entrata in vigore della legge Sirchia nel 2005 è stato uno dei primi Paesi europei a sviluppare il divieto nei locali pubblici e nei luoghi di lavoro. ISPRO già da allora ha sviluppato e portato avanti studi per valutare l'impatto di questa semplice, ma efficace legge.

 

Dopo la normativa che ha vietato l’uso del tabacco da sigaretta nei locali pubblici è emersa una diminuzione dell'esposizione a fumo passivo anche negli ambienti privati, come le abitazioni, che non sono sottoposti a verifica. D’altra parte però i bambini rimangono ancora più frequentemente esposti rispetto agli adulti a fumo passivo a casa: oltre a scuola, dove per fortuna c'è il divieto anche a sigarette elettroniche e prodotti tabacco riscaldato (decreto Lorenzin), stanno molto tempo in famiglia, dove, se i genitori sono fumatori, in alcuni casi, continuano a fumare indoor. Emerge che i minori esposti a fumo passivo sono più soggetti a sviluppare determinate patologie come bronchiolite, riacutizzazione di asma bronchiale, otite media, sindrome della morte in culla e basso peso alla nascita.

 

“Recentemente – ha spiegato il dottor Giuseppe Gorini, epidemiologo dell'ISPRO - come gruppo di ricercatori sul fumo passivo in Unione Europea, abbiamo pubblicato una lettera sulla necessità di proteggere i bambini dall'esposizione a fumo passivo in casa, pubblicata sulla più importante rivista scientifica sul fumo, Tobacco Control, del gruppo BMJ. È un tema a cui abbiamo lavorato fino al 2018 quando si concluse il progetto europeo TackSHS sul fumo passivo a cui ISPRO partecipava. Quello che emerge è l'importanza di inquadrare l'esposizione domestica a fumo passivo nei bambini nell'ambito del diritto dei bambini a vivere in un ambiente pulito e sano. Non basta quindi sviluppare iniziative di promozione di case libere da fumo; sarebbe utile iniziare a pensare a come introdurre regolamentazioni vere e proprie per tutelare la salute dei più piccoli”.
 

 

 
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