Firenze, la storia del Cinema Universale
Lo storico cinema fiorentino
Il Cinema Universale è stato uno dei primi cinema aperti nel dopoguerra a Firenze, un posto ove le persone entravano al costo di poche lire e sognavano sulle pellicole della Vecchia Hollywood.
Ma, sopratutto, il Cinema Universale, era un'esperienza: basta fare una passeggiata per San Frediano e le vecchie generazioni vi narreranno come si riusciva ad entrare facilmente di nascosto imbrogliando l'uomo alla biglietteria, della cappa di fumo - e non solo quello di sigaretta- che creava una fitta nebbia nella sala. Non solo: tutti si sentivano di casa e si poteva urlare, fare festa, commentare ad alta voce, tutto o quasi era permesso.
La sala di proiezione era quasi una pubblica piazza, un centro di aggregazione sociale, che univa varie fasce sociali: dal politico all'operaio, dallo studente alla casalinga. Spesso era anche visitato dalla Polizia e si racconta di episodi non troppi piacevoli, ma comunque dimenticati, ombre di un passato.
L'aneddoto più famoso è quello della Vespa. Si racconta infatti e, parlando ve lo confermeranno in molti, che sono molte le persone che entravano direttamente con la Vespa dentro il cinema, eliminando ogni problema di parcheggio.
Il Cinema Universale chiuse nel 1990, alla morte del vecchio proprietario.
Ma la sua storia non finisce qui e si apre alle Nuove generazioni nel 2000 sotto forma di locale da intrattenimento e discoteca. Un locale ampio e pieno di buona musica, di risate e divertimento.
Era una delle discoteche più grandi di Firenze, probabilmente anche troppo all'avanguardia per i tempi e, dopo polemiche e agitazioni che riempirono le pagine dei giornali per mesi ed anni, il locale chiuse nel 2007, non prima di aver lasciato un ottimo ricordo di sè nei più giovani.
L'edificio poi è stato ristrutturato e oggi ne sono stati ricavati appartamenti privati.
Foto di Federico Micali