Firenze capitale, Mattarella in palazzo Vecchio per la cerimonia [FOTO]
Gli aggiornamenti e le foto della cerimonia, presente anche il ministro Boschi
mercoledì 18 novembre 2015 11:01
Oggi, 18 novembre, è un'altra giornata speciale a Firenze. Arriverà il presidente Sergio Mattarella per la commemorazione dell’insediamento della Camera dei deputati della IX legislatura del Regno d’Italia a Firenze.
Questa mattina alla presenza del presidente della Repubblica si è svolta una cerimonia nell’ambito delle celebrazioni del 150esimo anniversario di Firenze Capitale d’Italia.
Nel pomeriggio Mattarella si recherà all'Accademia della Crusca dove sarà nominato accademico onorario.
Palazzo Vecchio è blindato, massicci i controlli di sicurezza dentro e fuori dal Palazzo.
Per voi gli aggiornamenti e le foto in tempo reale.
Ore 11 > Molte persone già presenti nel salone dei Cinquecento, molte anche le scolaresche. In sala il sindaco di Firenze Dario Nardella, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e il ministro Maria Elena Boschi. Ai piedi del palco fiori dei colori della bandiera della Francia.
Ore 11.15 > Sergio Mattarella arriva in palazzo Vecchio. La cerimonia si apre con un minuto di silenzio per i fatti di Parigi seguito dall'inno di Mameli suonato dalla banda del Comune.
Ore 11.20 > "Firenze si sente ancora capitale, capitale culturale", queste le parole del sindaco Nardella, che ha aperto la cerimonia con il suo discorso partendo dal ricordo del 18 novembre 1865.
"Ci troviamo per la commemorazione del 18 novembre 1865, quando si tenne la prima seduta della camera dei deputati nella sua nuova sede. Voglio però iniziare esprimendo cordoglio e amicizia per le sorelle e i fratelli francesi.
Le celebrazioni che hanno accompagnato Firenze nell'anniversario della proclamazione come capitale sono una riscoperta della nostra identità. Più di 80 eventi per questa ricorrenza, un programma non nostalgico ma commemorativo, fino ad oggi, l'ultima tappa. Ricordare questo giorno è importante per riscoprire il valore delle istituzioni democratiche. Proprio qui si ritrovavano tra i banchi del governo i padri della patria, uomini come Mazzini e Cattaneo, Ricasoli e De Pretis. Ci furono importanti compiti come l'approvazione del codice civile. Firenze è un grande patrimonio artistico e culturale ed ancora oggi si sente capitale culturale. Sentirsi capitale vuol dire sentire gli ideali di una nazione. Viva l'Italia, viva il Tricolore e viva Firenze".
Ore 11.40 > Dopo il sindaco Nardella prende la parola il presidente Enrico Rossi, che ripercorre una storia della Toscana e di Firenze, all'insegna della modernità. "La Toscana, a partire da questa città, vuole essere avanguardia e buon esempio per tutto il paese.
Firenze capitale ha dato anche una notevole spinta all'unificazione linguistica italiana, la lezione che viene a 150 anni di distanza é quella di non temere la modernità ma farsene interpreti. Per continuare a produrre modernità la Toscana e Firenze devono tenere presente il passato senza temere le sfide del futuro. Viva firenze viva la Toscana viva l'Italia".
Ore 11.47 > Intervengono gli attori Stefano Accorsi e Laura Morante. Accorsi legge il Discorso della Corona pronunciato da Vittorio Emanuele II all’apertura della legislatura mentre la Morante l’indirizzo di risposta al discorso.
Ore 12.10 > Prende la parola Sergio Mattarella iniziando col ringraziamento per l'invito e ricordando fatti storici del paese e gli anni di Firenze come capitale, fino ad affrontare anche i fatti di Parigi ribadendo la natura di pace di Firenze.
"Non ci sarebbe l'Italia senza la Firenze del XV e XVI secolo. Nel momento in cui il terrorismo sferra l'attacco alla nostra Europa in un tentativo di guerra globale, dobbiamo essere uniti e insieme affermare i principi del nostro umanesimo. Non deve mancare il senso di giustizia, dobbiamo garantire sicurezza ai nostri cittadini affrontando l'estremismo con fermezza, proponendo la tolleranza e il dialogo tra culture.
Il terrore vorrebbe snaturarci ma non ci piegheremo e non ci faremo rubare il nostro modello di vita e il nostro futuro. Firenze è una città di pace. Oggi la pace ci chiama a nuove responsabilità, non saranno prove facili ma lo dobbiamo ai nostri figli. Viva firenze, viva l'Italia, viva l'Europa".
Tutti in piedi per il presidente Mattarella.
Ore 12.20 > La banda suona l'Inno alla Gioia, inno europeo.
Ore 12.25 > Mattarella lascia il Salone dei Cinquecento.
Foto di Pietro Grossi