Firenze, da San Niccolò al Piazzale: saranno restaurate le rampe e le vasche del Poggi
Un anno di lavori per 1,6 milioni di euro
sabato 07 aprile 2018 13:16
Restauro in vista per l’intero complesso delle Rampe e delle Vasche che da Porta San Niccolò salgono verso il piazzale Michelangelo, che tornerà ad essere il più possibile simile a quanto ideato originariamente dall’architetto Giuseppe Poggi.
E' quanto previsto da un progetto, approvato nell’ultima seduta di giunta a Firenze, e interamente finanziato, tramite Art Bonus, dalla Fondazione CR Firenze per un importo di 1,6 milioni di euro. I lavori, fa sapere il comune di Firenze in una nota, cominceranno a maggio e dureranno circa un anno.
Le Rampe furono realizzate tra il 1872 e il 1876. Solo pochi anni prima, nel 1871, la Capitale era stata trasferita da Firenze a Roma.
Il sistema delle Rampe si articola su tre livelli o ripiani: le Grotte, situate nei primi due ripiani delle Rampe, una sul primo e cinque sul secondo, che sono costituite da nicchie scavate nei due muraglioni a retta e sono realizzate con una struttura in muratura rivestita da intonaco lavorato e da spugne; la Grande Vasca polimaterica, situata sul terzo livello delle rampe, composta da più bacini, realizzata con una struttura in muratura rivestita da spugne, pietrame e mosaico; le Scogliere e le Piccole Grotte, posizionate lungo i percorsi, realizzate con blocchi di pietra provenienti dalle cave di Monte Ripaldi, come i ‘massi erranti’ disseminati in quei luoghi dove i percorsi si allargano.
Il progetto di restauro prevede anzitutto un nuovo impianto idrico che riporterà l’acqua, ora stagnante, a zampillare come un tempo. E’ stato scelto di non attingere all’acqua dell’acquedotto, troppo costoso, ma direttamente alla falda acquifera tramite pozzi artesiani e un sistema di ricircolo con pompe che porteranno l’acqua fino al livello più alto da dove cadrà nuovamente secondo l’idea del Poggi.
Studiate le piante originarie, così come descritte da Angiolo Pucci nel manoscritto ‘I giardini di Firenze’, queste saranno piantate di nuovo per quanto possibile, liberando le superfici dalle specie infestanti: torneranno quindi le ninfee, le begonie, l’iperico, l’edera. Tra gli altri interventi sono previsti il consolidamento delle parti in fase di distacco, la sigillatura delle fessure e delle lesioni, una nuova impermeabilizzazione delle vasche, la sostituzione dei materiali ossidati con altri elementi in acciaio inox o vetroresina.
“Uno scorcio imprescindibile della nostra città torna all’antica bellezza – dichiara il sindaco Dario Nardella – e finalmente cittadini e turisti potranno passeggiare tra questi viali e ammirare il panorama dalla riva sinistra dell’Arno in uno scenario recuperato e valorizzato come Firenze merita. Ringrazio la Fondazione Cassa di risparmio di Firenze per questo regalo realizzato tramite lo strumento dell’Art Bonus, che in città ha già consentito interventi per oltre quattro milioni di euro”.