Salvini a Firenze Libro Aperto: 'Mi piace un festival che non esclude nessuno' [FOTO]
Il segretario della Lega al festival fiorentino dedicato all'editoria
venerdì 17 febbraio 2017 12:43
È arrivato poco dopo le 11 Matteo Salvini, che ha preso parte al festival Firenze libro aperto.
La fiera dell'editoria che si è aperta questa mattina alla Fortezza da Basso ha visto la partecipazione del segretario della Lega Nord. Partecipazione che non ha fatto mancare polemiche in città, con una casa editrice tra le partecipanti che ha annunciato la chiusura dello stand durante l'intervento di Salvini.
"Mi piace un festival che si chiama libro aperto, perché ascolta tutti se qualcuno pensa di far cultura escludendo qualcuno sbaglia. Se una casa editrice ha deciso di chiudere per me allora cerca pubblicità, aiutateli e comprategli un libro".
"Il Problema dell'Italia è il Pd che tiene in ostaggio il paese e il mio avversario si chiama Matteo Renzi. Per accordarsi con la Lega si devono condividere le idee su moneta confini e banche, e andare a votare. mi rifiuto di pensare ad un'Italia sospesa in attesa del congresso del Pd, mi viene voltastomaco", dice Salvini ai cronisti.
Il segretario leghista è poi entrato al festival soffermandosi anche a parlare con i bambini di una scolaresca, prima del suo incontro in Sala Bianca, insieme a Manuel Vescovi, segretario regionale lega, e a Paolo Cammilli, organizzatore della kermesse. Presente anche il sindaco leghista di Cascina Susanna Ceccardi.
"Questo è libro aperto per davvero - dice Cammilli - Abbiamo invitato tutti i leader politici e ci ha risposto solo lui, ma questo è il festival della parola data e sarebbe stato facile annullare l'incontro, ma non sarebbe stato giusto. Se lui viene deve essere ascoltato e parlare. Ascoltiamo Le persone e conosciamoli da un punto di vista umano".
"Il Prodotto più libero, bello e aperto del mondo è il libro. Qua si confrontano le idee, mi auguro che sia il primo di una serie di anni che porti Firenze al livello delle altre fiere del libro italiane. Non giudico le assenze degli altri politici, magari hanno tanto da fare", dice Salvini.
E continua: "Ho iniziato a fare politica non per vantaggi ma con un pizzico di follia. A 17 anni non era facile, o eri di sinistra o di comunione e liberazione... Sono fiero di aver fatto questa scelta. Qualcuno ritiene che solo a sinistra sanno leggere, magari leggono tanto ma capiscono poco. Io devo leggere l'ultimo di Zafon, ho finito Mauro Corona e adoro Andrea Vitali".
"I giorni più belli? Quando sono nati i miei Figli. I giorni più brutti devono ancora venire...", afferma il segretario.
"Che persona sono? Buono bello e intelligente e il prossimo presidente del consiglio", scherza (ma non troppo), Salvini, "Ho smesso di fumare e ho superato i 90 chili, e spero per questo che si voti presto perché almeno perdo peso in campagna elettorale. Perché si legge meno? Perché se uno ha il problema del mutuo e del contratto di lavoro non ha lo spirito per tornare a casa la sera e iniziare a leggere un libro. Anche 20 euro per un libro per qualcuno fanno la differenza. Il problema non si risolve dando 500 ai ragazzi per i libri ma aiutandoli a trovare lavoro".
"Di cosa mi pento? Di essermi fermato a 5 esami dalla laurea anche se ritengo che identificare qualcuno dal titolo di studio sia demenziale".
Matteo Salvini ha poi visitato la fiera, soffermandosi ad alcuni stand tra cui quello dell'Accademia della Crusca "sono un purista della lingua, non mi piacciono tutti i termini inglesi che abbiamo adottato... sono un sostenitore del congiuntivo e del condizionale".