Con la sua chiamata al 112, insospettito dalla presenza di un furgone in strada, ha salvato una donna rapita attivando l’intervento dei carabinieri lo scorso ottobre. Per questo motivo, la sindaca di Firenze Sarà Funaro ha consegnato oggi, nella giornata contro la violenza alle donne, il fiorino d’argento solidale e una pergamena a Leonardo Pallai, durante l’evento ’Un minuto di rumore’, organizzato dalle testate del gruppo Monrif e il Comune di Firenze, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne che si è svolto nel Cortile della Dogana di Palazzo Vecchio.

Presenti stamani all'evento tante persone, dagli studenti a tante donne e uomini per dire no alla violenza sulle donne, con le testimonianze e un flash mob con un minuto di rumore.

"Leonardo è la dimostrazione che, nelle nostre città e nel nostro Paese, ci sono tanti uomini che fanno la differenza nelle nostre città - ha detto nel suo intervento la sindaca Funaro -. Leonardo si è ritrovato a sventare un femminicidio, facendo scattare un allarme. Grazie a quel suo gesto, semplice ma potente, quella donna è ancora viva”.

A Leonardo è stata donata anche una pergamena, con scritto:  “A Leonardo Pallai che ha scelto di non voltarsi dall’altra parte quando la violenza stava per spegnere una vita, trovando la forza e la lucidità di chiedere aiuto per chi, in quel momento, non aveva più la possibilità di farlo.
Il suo gesto non è solo un atto di coraggio civico, ma un segno potente contro l’indifferenza: una luce che si accende nel buio della violenza di genere. Quel giorno, con prontezza e attenzione, notando comportamenti sospetti, ha allertato immediatamente il numero unico di emergenza 112, consentendo un intervento tempestivo e contribuendo a salvare la vita di una donna in gravissimo pericolo. Con profonda gratitudine e commozione, la Città di Firenze ringrazia Leonardo Pallai
per essere un esempio limpido di cittadinanza attiva e per ricordarci che una comunità è davvero viva e solidale quando chi la abita sceglie la responsabilità, la cura e il coraggio”.