Firenze, la grande mostra su Enrico Berlinguer riempie il Mandela: foto, video, manifesti e la sezione sulla Toscana

Apre la mostra 'I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer'. Focus sui temi legati alla pace e al disarmo, in programma eventi e dibattiti

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mercoledì 03 settembre 2025 13:32

C'è il Berlinguer segretario, l'uomo pubblico, che si muove nella scena politica italiane mondiale, c'è il Berlinguer padre e marito, le foto da bambino in Sardegna, gli scatti con la famiglia, le lettere, gli scritti. E tantissime foto dei suoi viaggi, dei comizi, accanto a manifesti d'autore, materiale video, e una sezione tutta dedicata alla Toscana, dove spiccano la prima bandiera del Pci, arrivata da Livorno, e la prima stesura de L'Unità a livello nazionale.

 

E' “I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer”, l'imponente mostra, la più grande mai fatta in Italia su Berlinguer, che si apre oggi, 3 settembre, al Nelson Mandela Forum di Firenze, e che sarà visitabile gratuitamente fino al 5 ottobre. 

 

Un lungo e ricco percorso espositivo, in 2500 metri quadrati, con foto, video, registrazioni audio, materiali d’archivio e inedito che racconta la vita, il pensiero politico e il lascito morale di Enrico Berlinguer, segretario del Partito Comunista Italiano dal 1972 al 1984, e prima ancora militante e dirigente del suo partito.

 

La mostra, ideata e organizzata dall’Associazione Enrico Berlinguer per la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale della sinistra italiana, con la collaborazione della Fondazione Gramsci, è stata precedentemente allestita a Roma presso il Mattatoio, Azienda Speciale Palaexpo, a Bologna presso il Museo Civico Archeologico, in Sardegna a Sassari presso il Padiglione Tavolara e a Cagliari alla passeggiata Coperta del Bastione di Saint-Remy, raggiungendo complessivamente oltre 131.000 visitatori.

 

L’organizzazione fiorentina della mostra è dell’associazione Nelson Mandela forum, che proprio a Berlinguer ha proposto al Comune di Firenze il toponimo del piazzale antistante l’ingresso, e del Comitato di indirizzo politico istituito appositamente e presieduto da Michele Ventura con vicepresidente Fiorella Gasperini e con Marisa Nicchi, Leonardo Domenici, Paolo Fontanelli, Daniela Lastri, Marco Spinelli, Maurizio Paolini e Tea Albini.

 

L’Associazione Nelson Mandela Forum e il Comitato di indirizzo politico ripropongono la mostra riadattandola alle caratteristiche dello spazio del Mandela Forum, in una versione ampliata nei suoi apparati allestitivi e documentali, con più elementi di grafica e l'ampliamento dei temi legati alla pace, oltre ad una nuova sezione dedicata al rapporto tra il leader del Pci e la Toscana, terra dove è nato il comunismo italiano: non a caso i promotori hanno voluto che fra gli oggetti in mostra ci fosse anche la prima bandiera del Pci, che per l’occasione lascia la città di Livorno dove nacque il partito di Gramsci.

 

La sezione toscana dell’esposizione mostra alcuni documenti, foto, manoscritti, registrazioni audio dei vari passaggi di Berlinguer nella regione e a Firenze. Tra le tappe più significative che hanno legato Berlinguer alla regione ci sono il congresso nazionale Fgci a Firenze del 29 marzo 1971, la conferenza delle ragazze comuniste del gennaio 1973 a Firenze, il comizio sul referendum per il divorzio (Firenze, 1974), il comizio per le amministrative di Pisa del maggio 1975, la manifestazione italo-spagnola a Livorno (luglio 1975), la festa nazionale dell’Unità di Firenze del 1975 (famoso e oceanico il comizio al prato del Quercione alle Cascine, la cui foto è stata scelta per la locandina del film di Andrea Segre ‘La grande ambizione’), la manifestazione nazionale per la pace di Firenze (1980), il discorso alla manifestazione sull’aborto (Firenze, 1981), il discorso al festival nazionale dell’Unità di Tirrenia (1982), la festa nazionale delle donna comuniste di Viareggio (1983).

 

Curata da Alessandro d’Onofrio, Alexander Hobel e Gregorio Sorgonà, la mostra, attraverso un racconto storico e iconografico, consente di ricostruire l’itinerario di Berlinguer grazie a documenti tratti dal suo archivio (conservato presso la Fondazione Gramsci) alcuni dei quali esposti in originale assieme a giornali, riviste, opuscoli e audio-visivi (forniti prevalentemente dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e dalle Teche Rai) e una selezione di fotografie da reportage.

 

La mostra è visitabile liberamente, con un percorso non obbligato ma consigliato, a cominciare dalla linea di racconto della sua vita, intrecciato alle date dei principali avvenimenti nazionali e internazionali, politici e non.

 

Il materiale documentale è stato organizzato secondo cinque sezioni tematiche: gli affetti, il dirigente, la crisi italiana, la dimensione globale, attualità e futuro, con il tema centrale della pace che lega le varie sezioni. Per tratteggiare a tutto tondo la figura dello statista sono stati inoltre introdotti dei focus specifici: il contributo del Partito Comunista Italiano alle riforme adottate in Italia dal 1968 al 1984; le relazioni internazionali intessute da Berlinguer; la violenza politica e lo stragismo, i libri a lui dedicati tesi ad evidenziarne il particolare rilievo storico-politico.

 

Tra le peculiarità dell’allestimento, anche una ‘zona comizio’ con una vecchia Fiat Cinquecento rossa e alcune campane sonore dove posizionarsi per ascoltare la voce di Berlinguer che declama alcuni dei discorsi più famosi.

 

Oggi pomeriggio il taglio del nastro istituzionale, con Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, Sara Funaro, sindaca del Comune di Firenze, Bianca Berlinguer, giornalista, Massimo Gramigni, presidente dell’Associazione Nelson Mandela, Ugo Sposetti per l’Associazione Enrico Berlinguer, Michele Ventura per il comitato politico a garanzia della mostra in memoria di Enrico Berlinguer. Nell’occasione dell’inaugurazione è in programma la presentazione del libro ‘La pace al primo posto’ a cura di Alexander Hobel, con finale musicale di Cisco & Band.


Una mostra che vuole essere viva, con un ricco programma collaterale: ogni pomeriggio, alle 17.30, si terranno presentazioni di libri, incontri e dibattiti pubblici sulla figura di Berlinguer. Tra i primi appuntamenti giovedì 4 settembre, Dialogo sulla Toscana e il Pci negli anni della segreteria Berlinguer, con dirigenti e amministratori comunali e regionali (Claudio Martini, Paolo Fontanelli, Susanna Cenni), Fabio Mussi dirigente nazionale del Pci e Antonio Floridia (sociologo e studioso della società toscana); lunedì 8 settembre Dialogo sulla svolta elettorale nelle elezioni amministrative del 1975, con Antonio Bassolino, Sara Funaro, Franco Camarlinghi, Luca Salvetti, Michele Ventura; mercoledì 10 Dialogo su Berlinguer, la società e la democrazia, con Pierluigi Bersani, la storica Michela Ponzani e Valerio Martinelli (ricercatore e consigliere Acli nazionale, segretario dell’Osservatorio giuridico della Conferenza Episcopale Toscana). Coordina Cristiano Marcacci direttore de Il Tirreno.

 

“Per Enrico - ricorda Michele Ventura, presidente del Comitato di indirizzo politico della mostra - la pace si costruiva costruendo la pace, con il disarmo. E’ stato attivo fino all’ultimo su questi temi, impegnandosi con un rilievo internazionale e dimostrando una visione lucida e lungimirante, ancora oggi attuale. In un tempo così carico di guerre e morte come quello odierno, parlare dell’impegno di Berlinguer per la pace ha ancora più valore”.

 

“Questa mostra - sottolinea Massimo Gramigni, presidente dell’associazione per Nelson Mandela - non poteva trovare un luogo più adatto, sia per dimensione fisica che per l’alto valore simbolico del nome che porta e non a caso proprio il piazzale di ingresso è dedicato a Berlinguer. In questo luogo così laico, di musica, sport e solidarietà che ha ospitato il più grande centro vaccinale della Toscana durante il Covid, sarà possibile scoprire e riscoprire Berlinguer tramite un percorso di memoria, storia ed emozioni”.

 

La tappa fiorentina della mostra è stata organizzata con il contributo di Regione Toscana e Comune di Firenze, in collaborazione con Associazione Enrico Berlinguer, Fondazione Gramsci e Cespe. Main Sponsor: Fondazione Noi-Legacoop Toscana; Official Sponsor: Estra, Savino del Bene, CAF, CGIL SPI Sindacato Pensionati Italiani e CGIL SPI Toscana; Official Supplier: Firenze Manutenzioni, Fiorentini Firenze e GranTerre.

 

La mostra è aperta fino al 5 ottobre dal lunedì al giovedì dalle 14 alle 21; venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 22. Ingresso gratuito.

 

 

 
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