Firenze, lettera alla sindaca per fermare i fuochi di San Giovanni. 'A Gaza è in corso un genocidio'
'Festeggiare mentre una guerra nucleare è alle porte e con un genocidio in corso rischierebbe di ricordare l'orchestrina del Titanic'
martedì 24 giugno 2025 15:20
Un appello alla sindaca Sara Funaro per fermare i fuochi d'artificio di San Giovanni: è quello partito da alcuni cittadini che hanno sottoscritto (120 persone circa) la lettera di Andrés Lasso, già candidato sindaco per le elezioni comunali di Firenze per i Verdi nel 2019, diretta alla sindaca per chiedere di annullare i tradizionali 'fochi'.
"Gentile Sindaca Funaro, tra circa 48 ore è previsto che tantissimi fiorentini e visitatori alzino lo sguardo al cielo per i tradizionali “fuochi di San Giovanni”. Al contempo, in tante parti del mondo e in particolare in Medio Oriente, tanti altri sguardi si levano al cielo con preoccupazione, per scrutare eventuali missili balistici, ipersonici, superbombe e persino potenziali funghi atomici".
"In un contesto in cui la guerra ha colonizzato ogni spazio politico, comunicativo e psicologico, il boato di un esplosione per molti è associato alle bombe, anziché a un momento di festa. Questo è soprattutto vero a Gaza, dove è in corso un genocidio e dove in 18 mesi sono state sganciate una quantità di bombe senza pari. I fuochi d'artificio furono inventati in Cina, un contesto forse un po' meno propenso alla guerra rispetto al nostro e in cui guarda caso la polvere da sparo trovò uno scopo ludico, prima di quello bellico. Immaginare di festeggiare dopodomani con questo genere di invenzioni, mentre una guerra nucleare è alle porte e con un genocidio in corso, sarebbe molto più di un momento stonato. Rischierebbe di ricordare l'orchestrina del Titanic".
"A Firenze si dice che “San Giovanni non vuole inganni”. Al di là di quali sono le origini di questo detto, se tra 48 ore i fuochi si svolgeranno come al solito, staremo ingannando innanzitutto noi stessi. Ancora gran parte dei nostri concittadini non hanno la percezione dell'abisso in cui ci stiamo dirigendo. I fuochi contribuirebbero a ingannarli, a fargli credere che tutto sia più o meno come sempre, come prima dei folli attacchi di stanotte di Trump all'Iran, come prima dei 20mila bambini palestinesi uccisi a Gaza. Staremo poi sorvolando su un grande inganno che è stato perpetrato ai danni di un popolo e di una nazione.
Perché qualunque cosa si pensi dell'Iran e della teocrazia al potere, si deve convenire sul fatto che chiamare un paese a un tavolo di trattative, per poi bombardarlo di sorpresa e illegalmente, è un plateale inganno, oltre che una aggressione. C'è un'altra dimensione dell'inganno: il fatto di dare patenti di aggressori e aggrediti, non in base a criteri oggettivi ma in base a quanto sono nostri sodali o nostri avversari, è un inganno semantico che contribuisce non poco al caos mondiale in cui viviamo".
"Quest'anno, se davvero San Giovanni non vuole inganni, San Giovanni non vuole neanche i fuochi. Riserviamoli allora per quando ritroveremo un po' di giustizia e di equilibrio planetario, per quando potremmo guardare al cielo, e al futuro, con fiducia: allora quelle luci e quegli scoppi non saranno un'evasione dai drammi del presente, ma una promessa di pace e di convivialità, come quando furono ideati tanti secoli fa in Cina.
Se le rampe sotto piazzale Michelangelo, saranno silenziose il 24 giugno per la prima volta da decenni, quell'anomalo silenzio sarà un messaggio potente. Ai fiorentini, ai turisti, alle altre città del mondo. Dirà che Firenze non vuole partecipare al grande inganno, che Firenze vuole avere un ruolo guida per ricostruire dalle fondamenta un mondo abitabile per tutti, in cui la festa collettiva non sia un momento di evasione per i privilegiati che stanno al sicuro, ma sia il segno della capacità umana di tessere relazioni e di costruire futuro. Le chiedo quindi, da cittadino e amante fin da bambino dei fuochi di San Giovanni, di stopparli, in questo giugno 2025".
I 'fochi' però si svolgeranno regolarmente, stasera dalle 22.