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Fiesole, la Festa de l'Unità non ci sarà: 'burocrazia, questioni logistiche e mancanza di volontari'

Il lungo comunicato degli organizzatori: 'Oggi nelle associazioni mancano figure centrali per le quali la festa non dura un mese, ma oltre il doppio'

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martedì 24 giugno 2025 11:31

E' con un lungo comunicato rivolto ai volontari e alle volontarie che gli organizzatori confermano che quest'anno la Festa de l'Unità di Fiesole non ci sarà. Una notizia che era nell'aria da tempo, soprattutto per l'allestimento ancora non iniziato nello spazio dove ormai da anni si svolge l'evento, l'area verde di Montececeri, che per tutto il mese di luglio diventa teatro della storica Festa.

 

Quattro settimane di Festa de l'Unità, che ogni anno richiama migliaia di persone: nel 2024 in 14.219 si sono seduti a tavola nel ristorante-pizzeria della Festa, e quasi 20mila sono stati i visitatori totali. Ma dopo 73 anni, l'estate 2025 sarà quella dello stop. Burocrazia, questioni logistiche, mancanza di tempo e di volontari che si sobbarchino anche l'organizzazione, sono diversi i fattori che hanno portato alla decisione di un anno di sospensione della Festa. 

 

"Carissime Volontarie e Carissimi Volontari, queste parole non riusciranno ad essere esaustive ma, a questo punto, si rendono necessarie, prima che i “sentito dire” o i “non detto” inquinino la storia della nostra Comunità. Come avrete capito dai silenzi e dai ritardi, quest’anno la Festa de l’Unità non si svolgerà, almeno nella forma che da decenni conosciamo. Le domande incredule di queste settimane, i messaggi di rammarico, le attestazioni di sostegno, non possono che riempirci il cuore di gioia mista a profondo dolore, che sentiamo come gruppo dirigente. Dobbiamo fare i conti coi tempi, questa è la prima riflessione che vogliamo condividere. Il mondo del volontariato vive oggi il suo momento più basso, la partecipazione e il senso di appartenenza vengono meno in ogni settore. Scarseggia per intere generazioni, specialmente quelle giovani, la risorsa più preziosa per tenerlo in vita: il tempo a disposizione. Viviamo sempre più soli e solitari, disabituati a costruire esperienze collettive, le strutture di riferimento sono in crisi, la politica non attrae, siamo numeri nel grande fatturato della rabbia, che conviene sempre a chi la provoca: porta denaro e consensi".

 

"Se la nostra festa quest’anno non si svolge, come diremo più avanti, è soprattutto per questioni logistiche locali, ma sarebbe un errore sottovalutare questo grande tema che attraversa l’intera società e che resta il reale nodo da sciogliere per la Politica, quella vera, che – come nel caso della festa – trascende il semplice ambito partitico. Non andremo lontano senza politica e la nostra Festa de l’Unità, prima di tutto, è una festa politica e parteciparvi o meno è un fatto politico. La politica che si traduce nella voglia di vivere un momento fiesolano al di là dell’appartenenza al partito o ad un’associazione, la politica che cerca di portare sostegno per consentire alle associazioni durante l’anno di svolgere attività, la politica che prova a organizzare un momento in cui le persone possano stare insieme nel modo che noi crediamo essere quello giusto. Ma niente s’improvvisa. Ecco perché c’è bisogno che quel legame di un mese sia mantenuto vivo per tutto l’anno e che le associazioni considerino la festa una priorità, destinandole il meglio delle energie a disposizione".

 

"Il Partito Democratico, titolare della festa e capofila del raggruppamento, risente della crisi generale dei partiti, distanti e poco attrattivi, in una società in cui va a votare un cittadino su due (a volte meno). Trovandosi in fase di riorganizzazione, gli è mancata quella spinta iniziale che ha protratto i tempi dell’incertezza fino ai primi di giugno. Successivamente si è provato a recuperare una situazione abbastanza compromessa, senza trovare un modello alternativo alla festa che conosciamo. Ogni ipotesi valutata, e ne sono state valutate infinite, presentava degli aspetti che sono stati ritenuti oltremodo rischiosi, anche e non solo sul piano economico, e che hanno fatto propendere per un anno di sospensione".

 

"Ad alcuni, magari, queste parole stoneranno. La nostra Festa negli ultimi anni ha messo in fila record di presenze e incassi. È l’unica festa nel panorama fiorentino (e anche oltre) che complessivamente accoglie circa quindicimila persone, che ogni sera schiera oltre cinquanta volontari, che dà da mangiare a quattrocento persone a sera e offre loro l’occasione di stare nella location più bella del mondo, godendo del fresco e di un programma di eventi di trenta sere consecutive. Ma tutto questo non si realizza a caso, ha un prezzo altissimo, che tutte e tutti voi conoscete bene, dal momento che di questa festa siete il motore. Quel prezzo, pagato anzitutto da un gruppo sempre più ristretto di persone, non è più spendibile. Oggi nelle associazioni mancano quelle figure centrali per le quali la festa non dura un mese, ma oltre il doppio; sempre meno persone sono disponibili a questo, impossibilitate, per un verso o per l’altro, a sobbarcarsi il lavoro. In questi anni sono state superate, con impegno, coraggio e un briciolo di follia, questioni logistiche molto complicate per una festa che si svolge in un’area non attrezzata, che noi allestivamo da zero, rispettando e affrontando un carico burocratico ogni anno più gravoso. Quest’anno non è stato possibile".

 

Non ci sarebbero motivazioni politiche, confermano dalla Festa. "Per sgomberare il campo da dubbi, diciamo che non c’è nessuna motivazione politica, la nuova Amministrazione ha manifestato sostegno e disponibilità, verso la festa come verso tutto il tessuto associativo. Il Centrodestra ha attaccato duramente la Festa, con interrogazioni in Consiglio Comunale, indagini e accessi agli atti, facendolo nel pieno diritto delle sue facoltà ma con modi che sono risultati beceri e offensivi verso tutta la nostra Comunità. Queste indagini non hanno prodotto alcunché, tutte le risposte sono state fornite, la festa ha dimostrato di essere in piena regola grazie all’immane lavoro che negli anni abbiamo svolto".

 

"Tutto questo non deve andare disperso! Ecco perché vogliamo provare ad offrire, anche quest’anno, un momento di aggregazione, che non sarà lo stesso, ma che immaginiamo come la scintilla che terrà in vita una storia di oltre settant’anni. Ne vorremmo parlare insieme, durante un momento conviviale e di riflessione al quale invitiamo tutte e tutti voi, che si terrà venerdì 27 giugno alle 18.30 presso la Casa del Popolo di Fiesole. Vi aspettiamo, per costruire insieme e tornare nel 2026 ad organizzare la più bella Festa de l’Unità mai realizzata. Grazie per tutto quello che avete fatto e che farete", conclude la nota firmata da PD Fiesole, Casa del Popolo di Fiesole, Teatro Solare, Fiesole Calcio, PVM Volley Fiesole.

 

 

 
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