Nella 'Casa Rossa' alloggi temporanei per persone in difficoltà, sopralluogo dell'assessore Spinelli
Grazie ad un finanziamento regionale l'edificio di Pontassieve sarà trasformato in una serie di alloggi temporanei
martedì 20 maggio 2025 17:59
Nuova vita per la 'Casa Rossa' di Pontassieve (Firenze). Grazie ad un finanziamento regionale di 1 milione e 300 mila euro la ‘Casa Rossa’, edificio nel quartiere di Mezzana da molti anni non utilizzato, sarà trasformata in una serie di alloggi temporanei per nuclei familiari e persone in difficoltà. La nuova struttura, con spazi e ambienti comuni, potrà ospitare 20/24 persone.
“Il progetto di recupero della ‘Casa Rossa’ è complesso e innovativo – ha spiegato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – che riutilizzando i volumi di questo edificio, una vecchia fattoria che rischiava il degrado, permetterà di affrontare l’emergenza abitativa realizzando una serie di mini appartamenti destinati a famiglie socialmente fragili”.
Oggi l’assessora regionale al sociale Serena Spinelli ha effettuato un sopralluogo al cantiere di Pontassieve insieme al Sindaco Carlo Boni, all'assessora Chiara Bartolini e ai tecnici degli uffici regionali e comunali.
“L’intervento è finanziato grazie a un bando regionale – ha detto Spinelli – e si caratterizza per la scelta di realizzare non solo semplici appartamenti, ma anche spazi comuni, come la cucina, la lavanderia, il soggiorno, seguendo moderne politiche di co-housing che favoriscono l’inclusione, l’aiuto reciproco, lo scambio culturale e sociale. In questo modo contribuiamo a dare una risposta abitativa a persone che si trovano in situazioni di difficoltà. Un intervento, possibile grazie alla collaborazione tra la Regione e Comune, che si colloca nell'ambito delle politiche regionali sull'abitare nell'ottica di una diversificazione dell'offerta a seconda dei differenti bisogni delle persone e del territorio".
La proposta presentata dal Comune di Pontassieve è stata ammessa a finanziamento con il punteggio più alto in virtù della flessibilità del progetto, dell’interazione con i servizi sociali, la dimensione dell’offerta, il recupero di un immobile esistente e di interesse storico architettonico, l’attenzione alla sostenibilità ambientale ed energetica.