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Chirurgia oftalmica, testata all’ospedale Palagi un’innovativa apparecchiatura di microscopia avanzata: prima volta in Toscana

Altissimi livelli di precisione e più comfort per il paziente

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martedì 08 aprile 2025 11:22

Per la prima volta in Toscana e tra i primi centri in Italia, l’ospedale Palagi a Firenze ha condotto una prova visione della rivoluzionaria tecnologia per la chirurgia oftalmica grazie a un microscopio che offre un avanzato sistema di visualizzazione digitale basato sull’impiego di luce invisibile a infrarossi e realtà aumentata.

 

Questa innovazione è stata testata con esito positivo da un team di specialisti guidati da Francesco Barca, direttore della struttura operativa complessa Oculistica, confermando che l’integrazione della realtà aumentata con la chirurgia oftalmica offerta dal microscopio, segna un passo fondamentale verso il futuro della visualizzazione chirurgica, consentendo ai chirurghi di operare con un livello di precisione e controllo mai raggiunto prima. Durante la prova visione, il team ha potuto sperimentare direttamente le potenzialità dell’innovazione e fornire interessanti consigli per il suo sviluppo, riscontrando un’eccezionale nitidezza delle immagini, un miglioramento della profondità di campo e una maggiore definizione tissutale rispetto ai microscopi ottici tradizionali.

 

L’impiego dell’illuminazione a infrarossi e della realtà aumentata consente ai chirurghi di sovrapporre in tempo reale immagini digitali e dati clinici direttamente nella visualizzazione chirurgica. Questo sistema innovativo riduce significativamente la necessità di luce visibile ad alta intensità, offrendo una percezione più dettagliata delle strutture oculari e, al contempo, minimizzando l’affaticamento visivo del paziente.

 

"Nel nostro centro – spiega il dottor Barca - abbiamo già a disposizione sistemi di visualizzazione 3D e imaging digitale, strumenti che hanno rivoluzionato la chirurgia oftalmica migliorando la precisione e la sicurezza operatoria. Tuttavia, la tecnologia a infrarossi e la realtà aumentata rappresentano un ulteriore passo avanti, permettendoci di affrontare con maggiore sicurezza anche i casi più complessi. Siamo entusiasti di aver avuto la possibilità di testare questa innovazione per la prima volta in Toscana e tra i primi centri in Italia – conclude Barca - e valuteremo le sue potenzialità per una futura implementazione nelle nostre procedure chirurgiche. Un doveroso ringraziamento va all'Azienda Usl Toscana Centro e alla Regione Toscana per questa opportunità”.

 

La nuova tecnologia integra un visore chirurgico a realtà aumentata, che consente al chirurgo un controllo totale del microscopio durante l'intervento. Questo sistema avanzato permette di visualizzare immagini tridimensionali ad alta definizione del campo operatorio direttamente nel visore, eliminando la necessità di utilizzare microscopi ottici tradizionali. Grazie a gesti intuitivi della testa, il chirurgo può regolare funzioni essenziali come messa a fuoco, zoom, panoramica e illuminazione, mantenendo le mani libere per operare con maggiore precisione e fluidità. Questa integrazione di realtà aumentata migliora l'ergonomia, riduce l'affaticamento e aumenta l'efficienza delle procedure chirurgiche oftalmiche.

 

Uno degli aspetti più rilevanti emersi dalla sperimentazione riguarda l’ottimizzazione dell’esperienza del paziente. L’assenza di sorgenti luminose ad alta intensità, tipiche dei sistemi tradizionali, consente una riduzione dello stress oculare e una possibile accelerazione dei tempi di recupero post-operatorio.

 

L’innovativa tecnologia di microscopia avanzata si è dimostrata particolarmente efficace nell’affrontare condizioni oculari di elevata complessità, caratterizzate da un'intrinseca difficoltà nella visualizzazione, come nel caso di cataratte avanzate, emorragie intraoculari o cornee con opacità. Inoltre, è stata utilizzata con successo anche in chirurgie altamente specialistiche come nel trapianto di cornea, malattie vitreo-retiniche e del glaucoma, confermando il proprio valore in ambiti operatori complessi che richiedono una visione estremamente dettagliata e una maggiore sicurezza nell’esecuzione delle manovre chirurgiche.

 

L’adozione di questo sistema avanzato potrebbe inoltre contribuire all’eliminazione dell’uso di coloranti intraoculari, con un conseguente miglioramento dell’efficienza procedurale e una riduzione dei costi.
 

Foto Ausl Toscana Centro

 

 
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